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Dall’Elba ai bagni Lido, sarà una “traversata per la vita”

Venerdì 8 Luglio 2016 — 18:10

Grande appuntamento con la solidarietà. In tre, Davide Chiaverini, Mauro Martelli e Marco Lombardi, si daranno il cambio da Cavo fino ai bagni Lido per aiutare l'associazione Arco di Pisa

di Redazione

Per lo sport non ci può essere spot migliore nel vedere tre campioni, ma prima ancora tre uomini, che sfidano i propri limiti per beneficenza. Il 17 luglio “Una traversata per la vita” non sarà soltanto una manifestazione ricca di solidarietà. Sarà anche un inno alla vita e al non arrendersi mai. “Proprio come mi ha insegnato un bambino che, nonostante avesse davanti a sé soltanto pochi giorni di vita, mi ha detto di non mollare mai” sottolinea Marco Lombardi, uno dei protagonisti. Ma in cosa consiste questa traversata? Da Cavo (Elba), Davide Chiaverini nuoterà fino a Marina di Salivoli. Qui passerà il testimone a Mauro Martelli che a bordo di una canoa remerà fino a Castagneto (dove per l’occasione il Comune ha allestito un vero e proprio comitato di benvenuto con tanto di palco, spettacoli e buffet). Dopo sarà la volta di Marco Lombardi che arriverà ai bagni Lido di Livorno di corsa. L’intero incasso, donazioni spontanee ai Lido e alla cena di beneficenza a Stagno, sarà donato alla fondazione Arco di Pisa.
Com’è nata l’idea lo spiega Martelli: “Quando ho saputo dell’infortunio occorso a Davide, ho deciso che bisognava fare qualcosa insieme. So che è un testimonial dell’Admo e facendo io parte dell’Airc non ci ho pensato due volte a coinvolgerlo. Poi ho pensato che anche Marco è ammirevole per quello che fa e allora ci siamo ritrovati sul mare e abbiamo deciso di intraprendere questa sfida. Un grazie va speso per tutti quelli che ci sosterranno e che hanno reso possibile tutto questo. Per quanto mi riguarda, negli ultimi metri della mia traversata sarò accompagnato dagli atleti di Sportlandia”.

Chiaverini spiega invece le difficoltà che incontrerà: “Nel tratto che devo percorrere io è impossibile diagnosticare le correnti, ma io vado senza problemi. Ovviamente dei tre sono quello più vulnerabile, ma questo non mi spaventa. Sicuramente ci saranno molte incognite ma sono pronto fisicamente e mentalmente. Una volta a Livorno, percorrerò a nuoto i 2 km che separano Antignano dai Lido ma non sarò solo. Con me ci sarà Andrea Cadili Rispi, trentaduenne affetto da una malattia estremamente rara, la sindrome osteoporosi-pseudoglioma, caratterizzata tra l’altro da grande fragilità ossea e cecità congenita. Perché vogliamo dimostrare che nulla è impossibile se lo si vuole veramente”.
Spetterà all’ultramaratoneta Lombardi il compito di chiudere la manifestazione: “L’unico mio inconveniente sarà il caldo ma ho già affrontato diverse volte questa sfida e nulla mi spaventa. Grazie a Mauro e Davide che mi hanno coinvolto. Nel mio piccolo spero di fare bene; i 53 km che devo percorrere non rappresentato una grande distanza. Anche io arriverò a destinazione con una persona speciale: Claudio Rigolo. Atleta para olimpico che dai Rex mi accompagnerò fino ai Lido con la sua hand bike”.
Alla presentazione, avvenuta nella cantina dei vigili del fuoco sugli Scali D’Azeglio, erano presenti in tantissimi. Tra loro anche il neo assessore allo sport Andrea Morini: “Queste tre persone sono un onore per la nostra città. Rappresentano in pieno quello che è lo spirito dello sport e sono fiero di poter assistere a questa esibizione”. Vittorio Pasqui, vice presidente di Sportlandia: “Bellissimo vedere l’unione delle nostre provincie. Con i ragazzi della nostra associazione, siamo sempre pronti ad accogliere questo tipo di iniziative, sperando che sia solo l’inizio”. Marco Salis in rappresentanza di Arco: “Sono colpito da questo evento, perché incarna lo spirito della nostra ricerca: l’unione fa la forza. Queste tre persone andrebbero clonate per quello che fanno”. Dario Ghiselli in rappresentanza di Promosport Uisp: “Ho ammirazione per tutti voi. Noi possiamo soltanto imparare da quello che fate e penso che il vedervi compiere questa impresa servirà da lezione a molti”.
Infine Chiaverini ha voluto rivolgere un appello a tutta la città: “Quello che ci serve sono le persone che ci sostengono. Noi ci mettiamo in gioco e ognuno di noi gradirebbe ricevere la giusta acclamazione per quello che fa. Se ci vengono a vedere dieci, cento o mille persone fa la differenza e più persone ci sono più ci viene voglia di riproporre iniziative come questa”.

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