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“Azzurro Junior e Senior Camp 2025”: a La Rosa una festa di inclusione e sport

Domenica 21 Dicembre 2025 — 19:26

Si è chiuso con una giornata di emozioni e riconoscimenti il secondo progetto nazionale dedicato alla disabilità promosso da Sport e Salute e realizzato da ANAOAI, con Livorno protagonista tra le realtà più attive d’Italia

Sabato 20 dicembre, nella sala teatro della Polisportiva La Rosa, si è celebrata la conclusione del secondo progetto dedicato alla disabilità “Azzurro Junior e Senior Camp 2025”, un’iniziativa lanciata dal Ministero di Sport e Salute e realizzata dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (ANAOAI).

A condurre la giornata, interamente dedicata all’inclusione e allo sport come strumento di dignità e partecipazione, è stata la data-start=”965″ data-end=”1012″>Consigliera Nazionale ANAOAI Letizia Tinghi, storica pattinatrice labronica e referente del progetto, che ha illustrato nel dettaglio gli obiettivi e le linee guida richieste da Sport e Salute, sottolineando l’importanza di una rete territoriale capace di accogliere realmente la disabilità.

Ottimi i risultati ottenuti dalla sezione ANAOAI di Livorno, una delle quindici realtà italiane selezionate per la promozione del progetto. Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione con associazioni e società sportive del territorio che ogni giorno operano al fianco delle persone con disabilità e con disagio economico, tra cui Strabilianti, San Simone, Zenith, la Polisportiva La Rosa, la WJJF of Ju Jitsu e la Big Dance School.

Grazie a questo impegno condiviso, il progetto ha potuto contare su 9 iscritti Junior, bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, e 30 partecipanti Senior Over 65, coinvolti in percorsi motori differenziati in base alle singole esigenze.

Per molti dei premiati è stata la prima occasione per sentirsi veri protagonisti di una giornata pensata interamente per loro. Accanto a loro anche atlete ormai “veterane” del progetto, come la nuotatrice Riola Annalisa e le pattinatrici Balleri Arianna e Fortuna Ginevra Maria, presenti alla cerimonia, che hanno voluto ringraziare chi, con costanza e sensibilità, continua a dare voce e supporto concreto a questa realtà.

Il progetto Azzurro Junior e Senior Camp 2025 ha registrato risultati significativi su tutto il territorio nazionale, tanto che il Ministero di Sport e Salute ha deciso di promuovere un terzo progetto, che si concluderà alla fine del 2025. Ancora una volta la direzione è stata affidata ad ANAOAI, che porterà avanti la nuova iniziativa denominata “Azzurro Junior e Senior Camp per l’Inclusività”.

Durante la giornata sono stati premiati gli Over 65 che frequentano corsi di motoria a vari livelli – AFA, ginnastica dolce, motoria riabilitativa e yoga – calibrati in base alla gravità delle disabilità, spesso legate a traumi, interventi chirurgici, patologie importanti o malattie autoimmuni. I premiati sono stati:

Elena M. Di Marcantonio, Mirella Bartelloni, Maria Grazia Belluomini, Fabrizio Fabiani, Franca Taglioli, Luciana Tocchini, Maria Lucioli, Rossana Orlandi, Giuseppa Carrubba, Giulia Eroico, Carlo Menichini, Eliana Filidei, Gigliola Benini, Mario Lucioli, Cesarina Baldacci, Elvira Spadoni, Ornella Regoli, Sergio Pilato, Roberto Luchini, Susanna Niccolai, Patrizia Rollo, Viviana Mazzei, Assunta Napodano, Patrizia Bernardini, Elena La Torre, Graziella Barsacchi, Enrica Morelli, Grazia Pallini, Renata Rossi.

Per la categoria Junior sono stati premiati i seguenti giovani atleti:

  • Gentilli Miriam, danza sportiva

  • Pastorella Gabriele, arti marziali

  • Riola Annalisa, Piccirillo Lorenzo, Petroni Emily, nuoto

  • Gervasi Alice, Fortuna Ginevra Maria, Balleri Arianna, pattinaggio artistico

Nel corso dell’incontro è emersa con forza la necessità di far conoscere e sostenere maggiormente progetti come questo. Purtroppo, sono ancora poche le società sportive realmente preparate ad accogliere la disabilità nelle diverse discipline, spesso più concentrate sul risultato agonistico che sull’inclusione. Un problema che diventa ancora più urgente alla luce dell’aumento dei casi di disabilità e di disagio tra i bambini, come evidenziato anche dagli screening nelle scuole primarie.

Se da un lato i genitori accettano più facilmente un supporto adeguato in ambito scolastico, dall’altro faticano a riconoscere la stessa necessità nel contesto sportivo, mettendo involontariamente in difficoltà i propri figli e anche i tecnici, spesso molto preparati dal punto di vista sportivo ma meno formati nella gestione delle fragilità.

L’augurio espresso da Letizia Tinghi è che Livorno, Capitale Italiana dello Sport, sappia riconoscere questa realtà già oggi e che sempre più società sportive investano nella formazione di tecnici inclusivi, capaci di garantire dignità, rispetto e pari opportunità a tutti i bambini e ragazzi con disabilità. La strada non è semplice, ma la fiducia è riposta nell’umanità e nella sensibilità dello sport livornese.

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