Di Carlo: “Mercato? Non ho chiesto niente al club e non cambierò i giochi, lavorerò sulla difesa”
Coach Gennaro Di Carlo (foto NOVI)
Da poche ore sulla panchina amaranto, il nuovo tecnico sembra aver già le idee chiare. "Io al club non ho chiesto nulla. Volevo anche vedere. Volevo metterci un po’ mano e in realtà per ora ho provato solo a lavorare sulla testa in un allenamento e mezzo… Non credo nemmeno cambierò neanche giochi. Sarebbe anche da stupidi nell’ultimi due mesi di lavoro ingolfarli mettendo altre idee. Lavoreremo sulla difesa"
Parla schietto e diretto il nuovo coach amaranto Gennaro Di Carlo a fine del match contro Avellino. Senza fronzoli e con idee chiare.
Di Carlo è qui da poche ore… si è fatto un’idea di cosa può servire dal mercato?
“Io adesso alleno la squadra. Abbiamo la consulenza con Giulio Iozzelli. Con lui si faranno delle conversazioni. Ma in questo momento se la squadra è questa qui… facciamo che noi andiamo a Piacenza e riusciamo a pizzicare la partita… poi si vede. Io al club non ho chiesto nulla. Volevo anche vedere. Volevo metterci un po’ mano e in realtà per ora ho provato solo a lavorare sulla testa in un allenamento e mezzo… Non credo nemmeno cambierò neanche giochi. Sarebbe anche da stupidi nell’ultimi due mesi di lavoro ingolfarli mettendo altre idee. Lavoreremo sulla difesa. Questa squadra questa squadra per salvarsi deve difendere. Poi in attacco se si difende… una volta si diceva: difendi forte poi corri e i punti ti arrivano. E anche stasera le regole dei vecchi santoni del basket avevano ragione…”.
Vittoria fondamentale…
“Ne avevamo bisogno. Ne avevate bisogno, soprattutto voi, club, giocatori, ambiente. Tutti no? Una vittoria arrivata in una maniera convincente. La squadra ha fatto una prestazione di atteggiamento abbastanza importante. Sono stati bravi importanti. Siamo all’inizio di questo cammino. Se non vinciamo la prossima però non abbiamo fatto un c***o”.
La sensazione è che se la squadra avesse giocato con questa grinta anche le precedenti partite la classifica sarebbe diversa. E’ così?
“Potrebbe essere però non è successo. E ora dobbiamo andare a vincere a Piacenza che non è facile. Che sono ultimi si ma… adesso dobbiamo avere continuità. Una cosa che questa squadra ultimamente non ha mai avuto se non in questi ultimo periodo di un mese e mezzo dove c’è stata continuità nella sconfitta e non nella vittoria. Adesso bisogna conseguire delle vittorie in maniera continuativa. Non sarà facile ma ci proveremo”.
In così poco tempo cosa ha intuito di questo team?
“Mi sembra di capire che sono ragazzi seri, in gamba, che ci tengono prima ancora se hanno qualità o energie. Dobbiamo quindi far leva su questo aspetto. Adesso dobbiamo fare la miglior partita possibile in trasferta perché credo che un altro problema di questa squadra è che ha un rendimento in casa e uno fuori casa diverso. Quindi c’è da capire perché e fare in modo che si replichi quanto più possibile la prestazione di stasera. Un conto è avere questa meravigliosa gente che ci spinge. Un conto è giocare fuori casa”
La squadra si è mossa senza dubbio con un piglio diverso…
“Sì, c’è stata unità di intenti, abbiamo accettato gli errori, ci siamo passati la palla, abbiamo difeso con grande aggressività e abbiamo anche corso in campo. Vorrei che finisse il campionato stasera, ma non finisce stasera”.
Coach, è partito con Buca titolare nel quintetto rispetto allo starting five tipico del suo predecessore. Questo può aver determinato un impatto diverso sin dall’inizio con il match?
“Livorno la seguivo già da un po’ come tante squadre di questo campionato e Buca onestamente mi sembra un giocatore di prospettiva. E quando è così questi ragazzi devono avere l’opportunità di esprimersi accettando anche tante volte degli errori. Ancora ne fa tanti. Ma secondo me il ragazzo ha delle qualità e ha questa energia e questa strapotenza fisica che può essere un fattore. Poi il basket qui lo conoscete per certi versi meglio di me. Sapete che questo un po’ ti condiziona in questo campionato come stasera ha provato a fare un po’ Avellino dove cercano di tirare un po’ il lunghi fuori. Buca sembra Sabonis in Lega Due ed è chiaro che la contromossa è cercare di stanarlo un po’. E quindi il giochino sarà quello li. Quanto riusciremo a resistere a non cadere nel tranello quanto più vantaggio avremo perché effettivamente sporca tutto, difesa, corre, attacca, finisce, prende rimbalzi. Se tante volte la testolina si farà prendere dall’ansia e con qualche tirettino del lungo da fuori ci mette un po’ di pensieri negativi la sua presenza può dare noia. Dobbiamo esser bravi a sfruttarlo e a creare una nostra identità. E mi sembra che stasera questo ragazzo abbia fatto bene e il pubblico, che non è mai stupido, non solo a Livorno apprezza e vede innanzitutto l’atteggiamento”.
Abbiamo rivisto anche dei rigenerati Italiano e Banks…
“Io credo che Italiano a Cantù abbia fatto forse la sua peggiore partita della sua carriera. Non era quello lì. Italiano ha del chilometraggio in questo campionato qua. Bisogna fare di modo che lui dia un po’ di continuità alla partita di stasera. Stasera ha annullato l’americano avversario quindi vuol dire che a livello di agonismo c’è, al livello di carattere c’è e al livello di quello che poi questa squadra ha bisogno. Banks oggi ha fatto Banks. Poi l’ultimo quarto, sul +30 abbiamo preferito risparmiarlo e rischiare un infortunio. Comprometterlo è da fessi. E’ stato capace di muovere la palla, in alcuni frangenti ha difeso mettendo un po’ di anticipi. Secondo me ha fatto il suo lavoro oggi. Io credo che Banks così sia un giocatore che ci aiuta molto…”.
Tra gli altri? Chi?
“Devo sottolineare anche la prestazione di Hooker che ha fatto 10 assist ed è stato tenace all’inizio contro Mussini, devo sottolineare la prestazione di chi è entrato da dietro: Allinei che oggi ha dato segnali di vitalità, e poi ci sono giocatori che qui hanno fatto la storia. Tommy ha fatto Tommy, Fratto ha fatto Fratto. Oggi come facciamo a dire che c’è qualcuno sottotono?
Più merito nostro o demerito degli irpini?
“Io penso che abbiamo incanalato bene la partita e probabilmente poi Avellino si è sbrodolata. Quindi sicuramente c’è del merito nostro. Poi sicuramente ci può essere anche del demerito loro, ma noi abbiamo contribuito a dare una bella spinta e a buttarli nel burrone”.
Cosa hai detto alla squadra prima di entrare in campo?
“Io ho semplicemente ho chiesto alla squadra di pensare a cosa avessero provato come sensazione alle 20,15 vedendo la vittoria sul tabellone finale che era qualcosa che da parecchio non arrivava e che si desiderava. E gli ho ricordato che questa squadra quest’anno, per lo meno in casa, degli scalpi importanti gli ha fatti, quindi qualche capacità… c’è. Bisognava dare un po’ di fiducia. Credo che su questo ci siamo riusciti. Credo che i ragazzi principalmente loro abbiano fatto un lavoro eccellente”.
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