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Arezzo-Livorno 1-0. Sempre più giù

Sabato 11 Marzo 2017 — 22:50

di Riccardo Campoiano

Provate a togliere Bocalon, Gonzalez, Marras e Iocolano all’Alessandria. Brighenti, Belingheri, Maiorino e Stanco alla Cremonese. Moscardelli, Polidori e Yamga all’Arezzo. Bruno, Pinardi e Chiarello alla Giana Erminio. Ecco, solo in questo caso si potrebbe fare un paragone con il Livorno. Perché, al momento, ad una squadra alla quale mancano almeno sei pedine fondamentali di più non si può chiedere. Neanche all’allenatore che le sta provando davvero tutte per cercare di venire a capo di una situazione che giornata dopo giornata si fa sempre più preoccupante. Che piaccia o meno, adesso questo è il Livorno (LA CRONACA). Scordiamoci delle scorribande di Jelenic sulla fascia o dei guizzi di Cellini in area di rigore. Questa è la squadra da sostenere fino all’ultima giornata nel bene o nel male con tutti i suoi difetti strutturali (LA CLASSIFICA).

Cosa vogliamo chiedere a Foscarini? Sognava un attacco Cellini-Vantaggiato e invece deve schierare Maritato-Murilo. Sognava una difesa con Gonnelli-Borghese-Gasbarro e ad Arezzo ha dovuto schierare Galli-Benassi-Gasbarro-Franco. Sognava un gioco fluido sulle fasce grazie a Jelenic e Lambrughi (nonostante Franco faccia un lavoro più che egregio a sinistra) invece è dovuto passare al centrocampo a tre con Ferchichi trequartista. E chi sta giocando, dà l’anima per non far rimpiangere i compagni e merita solo applausi ma più di questo non può dare. La vera forza della squadra si è vista dal match contro il Prato fino alla vittoria di Carrara. E quella striscia positiva ha dimostrato che al top, questa squadra non era inferiore a nessuno, anzi. Era lei la vera regina del girone con Alessandria e Cremonese, come testimoniano le sconfitte negli scontri diretti, un gradino sotto. E diciamo tutto questo non per giustificare l’ennesima prestazione sottotono degli amaranto, ma per mettere in evidenza come sia difficile per non dire impossibile riuscire a fare di meglio con il materiale a disposizione.

Eurogol – Foscarini, tempo fa, disse che dai suoi attaccanti si aspettava ogni tanto una giocata. Ecco, la chiave di lettura del match è proprio questa. Moscardelli l’ha fatta e ha permesso alla sua squadra di ottenere i tre punti a differenza degli amaranto che non si sono resi mai e poi mai pericolosi. Forse il pareggio, per quanto fatto vedere in campo, sarebbe stato il risultato più giusto ma quando hai giocatori capaci di risolvere le partite da soli allora puoi anche permetterti di giocare male e vincere. Il Livorno, complici le moltissime assenze, è tornato alla difesa a quattro con Ferchichi trequartista alle spalle di Maritato e Murilo. Il primo tempo, così come tutta la partita, è stato di una noia mortale fino a quando Moscardelli ha deciso di fare tutto da sé scartando due avversari e sorprendendo Mazzoni da fuori area.

Niente scossa – Nella ripresa, Foscarini ha provato a cambiare qualcosa ma la panchina era tremendamente corta. Ha provato a buttare nella mischia un acciaccato Calil ma il brasiliano ha toccato pochissimi palloni. Nel finale è passato al tridente senza ottenere i risultati sperati. L’Arezzo in avvio ha avuto la possibilità di chiudere i giochi ma Yamga l’ha fallita clamorosamente. I minuti sono scorsi via senza particolari sussulti con i padroni di casa che sono tornati alla vittoria dopo quattro partite. Quello che preoccupa maggiormente in casa Livorno è la difficoltà con la quale i giocatori arrivano nell’area di rigore avversaria. Con questo match fanno 376 senza reti, un’eternità per una squadra in lotta per i playoff. In settimana dovrebbe tornare ad allenarsi con il gruppo Vantaggiato. Le speranze di rimonta per un piazzamento decente in vista degli spareggi promozione passano da lui.

Il tabellino
Arezzo: Borra; Muscat, Barison, Solini; Yamga, Foglia, De Feudis, Sabatino; Corradi (64′ Cenetti); Polidori (81′ Erpen), Moscardelli. A disp: Farelli, Masciangelo, D’Ursi, Bearzotti, L. Luciani, Rosseti, Arcidiacono, Ferrario. All. Sottili
Livorno: Mazzoni, Galli, Benassi, Gasbarro, Franco, Marchi, Luci (85′ Gemmi), Valiani, Ferchichi (80′ Dell’Agnello), Maritato, Murilo (62′ Calil). A disp: Vono, Toninelli, Morelli, Vittorini, Raimo. All. Foscarini
Dell’Agnello, Calil, Raimo, Vittorini. All. Foscarini
Arbitro: Valiante (Salerno)
Rete: 41′ Moscardelli
Note: angoli 2-1 per il Livorno, ammoniti Benassi, Murilo, Sabatino, Valiani, recupero 1′ + 4′

Mazzoni 5,5: sorpreso dalla strepitosa giocata di Moscardelli. Inoperoso per il resto della partita.
Galli 6: riesce ad arrivare sul fondo con una buona continuità ma i suoi traversoni non vengono sfruttati.
Benassi 5,5: in difficoltà nell’uno contro uno con Moscardelli. In affanno per tutto il match.
Gasbarro 6: meglio rispetto al match con il Siena. Contiene bene gli avversari che gli si presentano davanti.
Franco 6: tiene bene nel duello con Yamga. Si vede poco in fase di proposizione ma soltanto perché deve contenere le galoppate dell’avversario.
Marchi 5,5: commovente per certi versi quando lo vedi arrivare sul fondo a crossare visto che quello non è proprio il suo compito.
Luci 5: impreciso in fase di impostazione, leggermente meglio quando deve rubare palloni. Ma dal capitano ci si aspetta qualcosa di più (85′ Gemmi sv).
Valiani 6: imposta, difende e si trasforma spesso in un attaccante in più. Logico che con il passare del tempo la sua performance cali.
Ferchichi 4,5: ancora un’occasione sprecata. E’ giovane, dovrebbe spaccare il mondo invece si fa notare soltanto per un tiro sbilenco nella ripresa (80′ Dell’Agnello sv).
Maritato 5: da quando ha perso il suo compagno di reparto, sembra un altro giocatore. In netto calo, gli manca tremendamente il gol.
Murilo 5: evanescente. E’ vero che non gli arrivano palloni giocabili, ma il brasiliano non si fa mai vedere e in un’ora non tira mai verso lo specchio (62′ Calil 5: per non fare un torto al connazionale, gioca una partita praticamente identica).
All. Foscarini 6: la squadra questa è. Non gli si può chiedere miracoli. Le prova tutte per raddrizzare il match, ma rimane ancora a bocca asciutta.
AREZZO
Borra sv: fa specie dare un senza voto ad un portiere ma il buon Borra non si sporca mai i guanti.
Muscat 6: sicuro così come tutti i compagni di reparto.
Barison 6,5: vince il duello alla distanza con Maritato.
Solini 6: dalla sua parte non arrivano grandi pericoli.
Yamga 6,5: mezzo voto in meno per il gol che sbaglia nella ripresa. A destra spinge che un piacere.
Foglia 6: in mezzo al campo svolge il suo compito senza infamia e senza lode.
De Feudis 6,5: macina chilometri su chilometri senza mai perdere la lucidità.
Sabatino 6: è tra quelli che si vede meno, ma la sua prestazione merita comunque la sufficienza.
Corradi 5,5: non riesce ad incidere come dovrebbe e viene cambiato (64′ Cenetti 5,5: non fa nulla di più rispetto al compagno di squadra).
Polidori 5,5: in ombra e non sfrutta il gran lavoro di Moscardelli (81′ Erpen sv).
Moscardelli 7,5: gol da cineteca il suo. Da solo tiene in ansia l’intera difesa avversaria. Giocatore fondamentale per lo scacchiere aretino.
All. Sottili 6: sa che il pareggio sarebbe stato il risult11ato più giusto. Dovrà offrire una cena a Moscardelli.

 

 

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