Lecce-Livorno 3-2, amaranto rimontati. Espulsi Fazzi e Diamanti

Il Livorno torna da Lecce con le ossa rotte: in vantaggio di due reti si fa rimontare e superare dai giallorossi di Liverani, complice anche un arbitraggio non all’altezza della Serie B.
Se a fine primo tempo qualcuno avesse voluto scommettere sulla vittoria dei salentini, lo avrebbero preso per pazzo. Livorno in totale controllo per 45′, capace di segnare due gol sfiorandone altri e senza rischiare più di tanto. Prima Bogdan, autore di una rete fantastica dopo aver recuperato palla a metà campo, e Diamanti, a chiusura di una bella azione Giannetti-Raicevic, avevano portato avanti gli amaranto. Ripresa di tutt’altro tenore, complice anche l’ingenua espulsione di Fazzi, che ha rimediato due gialli in 4′ dall’incerto arbitro Massimi, avvenuta poco dopo che i padroni di casa avevano trovato il momentaneo due a uno con La Mantia (troppo leggero Boben nell’occasione). Il jolly per i salentini lo pesca Arrigoni (ma doveva essere espulso poco prima per una netta trattenuta), mentre nel finale ancora La Mantia sfrutta uno svarione di Gonnelli per segnare in spaccata il gol decisivo. Piove sul bagnato per Breda, che perde anche Diamanti, cacciato (forse) per aver alzato troppo la gamba in una normalissima azione di gioco. Domenica prossima col Venezia mancherà anche lui.

IL TABELLINO

LECCE: Vigorito, Venuti, Marino, Meccariello, Calderoni, Arrigoni, Tachtsidis (84′ Haye), Tabanelli (46′ Tumminello), Falco, La Mantia, Palombi (84′ Saraniti). A disp. Bleve, Milli, Riccardi, Di Matteo, Cosenza, Felici, Fiamozzi, Pierno. All. Liverani.

LIVORNO: Mazzoni (46′ Zima), Boben, Bogdan, Gonnelli, Kupisz, Rocca (68′ Eguelfi), Luci, Fazzi, Diamanti, Giannetti, Raicevic (59′ Salzano). A disp. Crosta, Gasbarro, Valiani, Gori, Murilo, Soumaoro, Porcino, Dumitru, Canessa. All. Breda.

Arbitro: Massimi di Termoli

Reti: 31′ Bogdan, 37′ Diamanti, 61′ La Mantia, 79′ Arrigoni, 92′ La Mantia

Note: ammoniti Arrigoni (Le), Falco (Le), La Mantia (Le), Gonnelli (Li), Fazzi (Li), Giannetti (Li); espulsi Fazzi (Li) per doppia ammonizione, Diamanti (Li) per gioco pericoloso; calci d’angolo 6-3; recupero 1’+4′.

Mazzoni 6,5: alza bandiera bianca all’intervallo per un guaio muscolare, prima aveva risposto presente su Falco e La Mantia (46′ Zima 5,5: non ha colpe specifiche se non quella di un scarsa reattività di base, ma neanche fa miracoli).
Boben 5: uno col suo fisico La Mantia deve rinviarlo in curva, non guardarlo saltare come sul primo gol. Peccato perché per il resto si è ben disimpegnato.
Bogdan 6,5: segna il primo gol in amaranto, a coronamento di un percorso di crescita iniziato qualche mese fa. C’è lui su La Mantia nel recupero, ma l’errore principale non è il suo.
Gonnelli 5: un difensore di Serie B non può lisciare un pallone dentro l’area al 92’, deve spazzarlo fuori dallo stadio. Errore decisivo.
Kupisz 5,5: soldatino affidabile, di quelli su cui sai di poter sempre contare. Però quando c’è da chiudere alla fine è stremato anche lui.
Rocca 6: altro passo e peso rispetto ad Agazzi, fa il suo per un tempo e oltre prima di essere sacrificato nel cambio tattico (68′ Eguelfi 5,5: non chiude a chiave la corsia sinistra, da dove continuano a passare noiosi spifferi).
Luci 6: solita partita del capitano, ordinata e senza acuti. Nella ripresa fatica a sdoppiarsi nelle due fasi.
Fazzi 4,5: gioca bene e in modo propositivo per un tempo, poi in 4’ rovina tutto con due gialli che rilanciano la rimonta salentina.
Diamanti 6,5: non può essere condannato per il rosso, il fallo non esiste. Solita classe al servizio della squadra, la novità è che ha segnato di destro.
Giannetti 5,5: pericoloso una volta dal limite, poi entra nell’azione del raddoppio. Spreca però malamente la migliore occasione che gli capita.
Raicevic 5,5: fa sponda per Diamanti, è vero, ma per il resto finisce inghiottito dalla difesa di casa (59′ Salzano 5: col Cosenza era entrato segnando dal dischetto, oggi avrà toccato sì e no quattro palloni. Da rivedere).
All. Breda 5,5: squadra perfetta per un tempo, poi il tracollo complici anche le decisioni arbitrali. Però togliere una punta per mettere un centrocampista a mezzora dalla fine è una mossa che non convince.