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Livorno-Cittadella 0-0. Che rabbia quel rigore negato

Sabato 24 Novembre 2018 — 19:39

Finisce a reti bianche la sfida al Picchi tra Livorno e Cittadella. Gli amaranto avrebbero meritato la vittoria, negata da una svista clamorosa dell'arbitro

Apriamo l’analisi di questa partita con i complimenti per l’ottima direzione di gara dell’arbitro Baroni di Firenze, unico in tutta l’Aia a non vedere un rigore solare per il Livorno con Murilo atterrato almeno un metro dentro l’area di rigore. In genere non ci aggrappiamo agli errori arbitrali per giustificare una mancata vittoria, ma in questo caso è impossibile non farlo. Dopo il rigore assegnato al Messina per un fallo di mano di Galante sulla trequarti pensavamo di averle viste tutte, ci sbagliavamo.

Purtroppo il calcio è questo e il Livorno non può farci niente. Peccato perché gli amaranto avrebbero meritato nettamente i tre punti alla luce di quanto fatto. Zima infatti non è mai stato chiamato in causa al contrario di Paleari che ha parato tutto quello che poteva, aiutato a volte dalla bea bendata (traversa di Valiani all’inizio). La mano di Breda sta iniziando a farsi vedere, con un Livorno preciso e con giocatori, finalmente, schierati nella posizione più congeniale per le loro caratteristiche. Che il Livorno abbia finalmente imboccato la strada giusta? Solo il tempo potrà dircelo.

Il fallo da rigore non visto dall’arbitro (Fermoimmagine Dazn)

Già nella trasferta di Cremona si era visto un Livorno più in palla, adesso ne abbiamo avuto la prova. Tante occasioni da gol, squadra in partita per tutti i 90 minuti e non “Diamanticentrica”. L’unica pecca, rigore negato a parte, il non essere riusciti a segnare. Le chance per gonfiare la rete gli amaranto ne hanno avute e questo grazie, finalmente, all’uso delle due punte. Raicevic e Murilo prima, Giannetti e Murilo poi. Il tutto con la regia di Diamanti, schierato dietro le punte e liberato da compiti di playmaker.

La partita si sarebbe potuta sbloccare già dopo pochi minuti ma la traversa ha detto di no ad una botta dal limite di Valiani, migliore in campo. Poi è toccato a Raicevic fallire da pochi passi una buona occasione ma è il rigore negato nella ripresa, come detto, a gridare vendetta. Paleari ha sbagliato un’uscita alta e sul proseguimento dell’azione ha steso Murilo in scivolata. L’intervento, come testimonia il fermoimmagine preso da Dazn, è stato commesso almeno un metro dentro l’area di rigore. L’arbitro invece ha subito detto “è fuori, è fuori” nonostante le proteste degli amaranto. Nel finale amaranto ancora vicini al gol con Giannetti ma la porta di Paleari è rimasta inviolata.

Ricordi – Prima della partita sono state depositate due corone di fiori. Una sotto la gradinata in ricordo di Luca Rondina (oggi ricorreva il 16esimo anniversario della sua morte), l’altra sotto la curva per commemorare Valerio Danti, recentemente scomparso. Il babbo, la mamma, il fratello e la sorella di Valerio hanno ringraziato di cuore tutti gli amici e le persone che si sono stretti vicino alla famiglia dimostrando un enorme affetto per Valerio e la sua famiglia.

Il tabellino
Livorno: Zima, Bogdan, Dainelli, Gasbarro, Fazzi (85′ Iapichino), Rocca, Agazzi (75′ Luci), Valiani, Diamanti, Murilo, Raicevic (64′ Giannetti). A disp: Romboli, Di Gennaro, Pedrelli, Maicon, Gonnelli, Bruno, Maiorino, Kozak. All. Breda
Cittadella: Paleari, Camigliano, Frare, Ghiringhelli, Benedetti, Branca, Iori, Settembrini (70′ Proia), Strizzolo (45′ Scappini), Schenetti (75′ Siega), Finotto. A disp: Maniero, Adorni, Cancelotti, Pasa, Rizzo, Panico. All. Venturato
Arbitro: Baroni di Firenze
Note: angoli 9-4 per il Livorno, ammoniti Strizzolo, Settembrini, Iori,Paleari, Benedetti, espulso Finotto all’83’, recupero 2′ + 5′, spettatori 4.986

di Simone Panizzi

Zima 6: pomeriggio tranquillo, dimostra che può essere un sostituto affidabile di Mazzoni.

Bogdan 6: qualche errore di posizione e di appoggio, ma dietro non lascia molte occasioni agli attaccanti avversari.

Dainelli 6,5: torna al Picchi e riscatta l’ultima prova disastrosa giocata qui. Sicuro dietro, sfiora anche il gol di testa.

Gasbarro 6,5: crea superiorità sganciandosi avanti, peccato per l’occasione sprecata calciando su un compagno a terra.

Valiani 7: rende bene anche da esterno puro: difende con intelligenza e non manca mai di appoggiare l’azione. Prende una traversa dopo una manciata di minuti.

Rocca 6,5: ritmi alti a centrocampo e pressing continuo, sta al gioco grazie alle sue qualità tecniche.

Agazzi 6: si sdoppia nelle due fasi, ne risente a volte in lucidità. Bella palla per Raicevic a inizio ripresa (75’ Luci sv).

Fazzi 6: spostato a sinistra rende forse un filo meno che sulla corsia opposta, ma non lascia mai spazi alle sue spalle (85’ Iapichino sv).

Diamanti 6,5: nonostante il cambio di allenatore dimostra di essere imprescindibile per questa squadra. Avvia la maggior parte delle azioni pericolose.

Murilo 5,5: se l’arbitro avesse fischiato il rigore, il suo voto sarebbe stato più alto. Purtroppo rimane invece l’impressione di una prova generosa ma non decisiva.

Raicevic 5,5: la chance migliore la ciabatta a lato, sul fisico vince parecchi duelli ma il compito della punta è scuotere la rete (64’ Giannetti 6: mezzora in campo con il sangue agli occhi, sfortunato su una girata finita di un soffio fuori).

All. Breda 6,5: dopo il cambio di allenatore, il lavoro di due settimane produce una delle migliori prestazioni stagionali. Con due punte la squadra crea di più, e Diamanti è più libero di giocare.

LE INTERVISTE di Simone Panizzi

Mister Roberto Breda: oggi si è visto un buonissimo Livorno, nonostante non sia facile giocare contro il Cittadella.
“La prestazione è stata buona. Siamo partiti un po’ contratti, loro sono una squadra che gioca a memoria. Abbiamo pian piano trovato gli equilibri e creato diverse occasioni. Non possiamo però accontentarci, sappiamo che dobbiamo continuare a fare passi in avanti”.

Oggi si è visto un netto miglioramento della squadra.
“Il miglioramento è merito dei ragazzi, abbiamo avuto la sosta e una settimana in più per lavorare. La partita è il vero banco di prova e mi sono piaciuti, abbiamo provato a vincerla. Forse qualcosa in più potevamo fare, con tre punti avremmo agguantato il gruppetto sopra di noi in classifica”.

Sull’episodio del rigore cosa può dire?
“Io non vado mai a commentare gli episodi perché diventa un alibi, bisogna andare e oltre e sapere che nonostante quell’episodio abbiamo avuto altre occasioni per vincere, e su quelle dovevamo far meglio”.

La squadra continua a far fatica a segnare…
“L’unica medicina che conosco è di creare più occasioni e di tirare di più. Le due punte con Diamanti dietro si sono mosse bene, l’equilibrio c’è sempre stato per tutti i novanta minuti”.

Abbiamo visto Protti ancora una volta seduto in tribuna, come mai?
“Il suo apporto è sempre stato giusto, non so il perché di questa sua scelta, forse scaramanzia. Ci è sempre stato vicino in queste due settimane”.

 

 

 

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