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Livorno-Lucchese 1-1, pari stretto al Picchi

Domenica 20 Dicembre 2020 — 17:15

Il pareggio amaranto arriva con Parisi: bolide da fuori area nella ripresa. Commento, analisi e pagelle

di Filippo Ciapini

Finisce 1-1 la gara tra Livorno e Lucchese al Picchi (fotogallery in fondo all’articolo e qui un video post partita). Un pareggio stretto per gli amaranto e che, di fatto, non smuove la classifica. Due punti persi per i ragazzi di Dal Canto che per tutti e novanta i minuti di gioco hanno costruito più occasioni degli avversari senza però incidere particolarmente negli ultimi metri. Lucchese abile a sfruttare l’unica vera azione della partita trasformata in rigore poi da Bianchi. Il pareggio di Parisi arriverà con un bolide da fuori area nella ripresa e accenderà, invano, le speranze degli amaranto di portare a casa il bottino pieno. Appuntamento a mercoledì 23 dicembre alle 15 quando il Livorno sfiderà il Como al “Sinigaglia”.

La partita. Livorno che capisce l’importanza del match e parte subito a trazione anteriore con molte occasioni da rete. Sicuramente sarebbe stato un primo tempo più che positivo se non fosse che al 38′, nell’unica azione vera della Lucchese, Porcino si fa saltare al limite dell’area di rigore costringendo Parisi a fare fallo: da qui il rigore che Bianchi non sbaglierà. Amaranto che sembravano aver subito il contraccolpo con la Lucchese vicina più volte al pareggio. Stancampiano, però, sempre presente e miracoloso al 43esimo quando, in controtempo, si allunga salvando un tiro di Bianchi, già pronto ad esultare. I secondi quarantacinque minuti vedranno il Livorno tutto spostato nella metà campo avversaria; sarà poi con l’ingresso di Gemignani che la partita cambierà. Il numero 30, infatti, animerà la partita con corsa e carattere. Sarà infatti su una respinta del portiere che Parisi, al 64esimo, lascerà andare un missile all’incrocio dei pali per il pareggio del Livorno. L’ultima mezz’ora di gioco sarà contraddistinta da un assedio della squadra di casa, ma sarà la Lucchese a rischiare di beffare gli amaranto con una traversa-riga a tempo scaduto sul quale, forse, c’era anche un altro rigore, non fischiato.

L’analisi. Avanti con il solito 4-3-3 di Vercelli, la squadra parte bene ma subisce non poco gli attacchi sulla corsia presidiata da Porcino, in netta difficoltà. Amaranto che comunque cercano di sfruttare al meglio gli esterni e i filtranti di Agazzi e Haoudi andando vicini, si fa per dire, alla rete. L’attacco infatti, non dà la sicurezza di fare gol a raffica e questo è un bel problema. Secondo tempo che comunque ha visto un Livorno super offensivo con un disperato 4-2-4. Parisi, spostato in attacco troverà la rete del pareggio a mezz’ora dalla fine ma l’assedio finale, dove sono saltati praticamente tutti gli schemi di gioco, non ha visto il Livorno incidere particolarmente.

Stancampiano 7 – Il ragazzo è un muro, intuisce il tiro dal dischetto, ma la parata che salva il raddoppio è da sette in pagella.
Parisi 7 – Fallo da rigore e missile del pareggio, pari e patta. E’ ovunque.
Deverlan 6 – Tutti gli anticipi sono suoi, solido ma a tratti ingenuo. Senza paura.
Di Gennaro 6.5 – Va più volte vicino al gol, dove è lui non si possa.
Porcino 5 – Si fa saltare brutalmente sull’azione del rigore, gioca con il timore addosso, come da tre anni a questa parte.
Agazzi 6 – Geometrizza il campo filtrando palloni ed incursioni avversarie, sarà difficile non vederlo più con la maglia amaranto.
Bussaglia 5 – Praticamente assente per tutta la partita, decisamente fuori condizione. (Dal 10′ Gemignani 6.5 – Entra e cambia la partita. El Grinta.)
Haoudi 6 – Danza sul pallone, salta l’uomo, ma a volte esagera. Non la sua miglior prestazione. (Dall’88’ Pecchia s.v)
Mazzeo 5 – Non incide per gli ottantatré minuti in cui rimane in campo. (Dall’83′ Morelli s.v)
Murilo 5 – Nervoso, rischia più volte la seconda ammonizione. Si intestardisce troppo.
Braken 6 – Sufficienza più che meritata, il ragazzo corre, si sbatte e cerca di fare qualcosa sfiorando, nel vero senso della parola, il pallone più volte.

Dal Canto 5.5 – Squadra che vince non si cambia, vero, ma alcuni elementi dovrebbero rifiatare. Gli attacchi sulla corsia mancina e il mancato collante tra attacco a centrocampo ne sono la prova. Con il pareggio casalingo è ora diventata obbligatoria la vittoria nella difficile Como ma questo Livorno si esalta nelle grandi trasferte.

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