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Olbia-Livorno 4-2. Spinelli: “Psicologo per dare una scossa. Siamo in calo, ma nulla è perduto”

Sabato 7 Aprile 2018 — 17:05

Il Livorno rimane al secondo posto ad un punto dal Siena. Spinelli: "Hanno indovinato due tiri della domenica come Cristiano Ronaldo, al secondo ho applaudito da sportivo. Non è questione di qualità della rosa ma di tenuta fisica e mentale"

“Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Valiani, Bruno, Vantaggiato entrato nel secondo tempo e al quale dico che mi dispiace per quello che è accaduto, io prima di essere un presidente di calcio sono un padre… Tutta la squadra ha dato il massimo oggi, non voglio limitarmi a parlare dei singoli. In questo momento quello ci manca sono le energie mentali e fisiche. Dobbiamo pensare a qualche soluzione. Uno psicologo potrebbe darci la scossa giusta per questo finale di campionato. Mister Nicola ce l’aveva”. Raggiunto telefonicamente a Olbia, a fine partita, Spinelli è un presidente più deluso che arrabbiato. “Guardi, lo avevo detto a inizio gara incontrando i tifosi. Molti dei nostri giocatori sono da serie superiori. In questo momento però non abbiamo la giusta condizione fisica e psicologica. Tutte le squadre hanno un calo durante il campionato. Noi siamo partiti molto forte. Ora ci mancano un po’ le gambe e la testa. La riprova l’abbiamo vista oggi contro l’Olbia. In tutte le categorie la differenza in campo la fanno la parte atletica e mentale. Noi in questo momento paghiamo un inizio di campionato a mille all’ora”.  Che cosa fare quindi? “In settimana mi hanno detto i tifosi: li cacci tutti presidente. Ma stiamo scherzando ragazzi. Ripeto: non è questione di qualità della rosa ma di tenuta fisica e mentale. Su questo dobbiamo lavorare e su questo lavoreremo. Lo psicologo senz’altro potrebbe ridare un po’ di carica. La scossa. Anche perché nulla è perduto. Siamo ad un punto dal Siena e se arriviamo alla pari passiamo noi. Tuttavia, se mai dovessimo andare ai playoff dobbiamo farci trovare preparati. Ecco quindi che serve un cambio di passo”. Analizzando la sconfitta, il numero uno amaranto non si nasconde dietro un dito: “Non siamo stati bravi a sfruttare il campo nel primo tempo quando avevamo il vento a nostro favore. Poi loro hanno indovinato due tiri della domenica come Cristiano Ronaldo contro la Juventus e hanno meritato, sfruttando il fattore vento. Guardi, nemmeno Buffon li avrebbe parati. Tra l’altro, da sportivo, al loro secondo gol mi sono alzato in piedi e ho applaudito. E’ andata così. Dovevamo magari contrastarli prima impedendo loro di tirare e forse il mister poteva fare qualche cambio prima. Ma ormai è andata. E comunque correvano più di noi. Sono anche più giovani dei nostri ma è stato evidente come la nostra tenuta in questo momento non sia più quella dell’andata”. Infine una battuta sulla gara contro il Pisa: “Se sarò allo stadio? Vediamo”.

La cronaca della partita – E adesso anche la “scusa” dell’essere secondi con una partita in meno ce la siamo giocata. Il Livorno non riesce proprio ad uscire da una crisi sempre più nera e in Sardegna rimedia un’altra figuraccia dopo quelle recenti contro Monza e Arezzo. La sfuriata di Spinelli a metà settimana paradossalmente ha fatto peggio che meglio visto il risultato e adesso anche Foschi è sulla graticola. Certo, il tecnico ha la scusante di essere stato “costretto” a schierare una determinata formazione (leggi le panchine di Mazzoni e Vantaggiato) ma il ko non può essere figlio soltanto di questo. Gli amaranto non girano proprio più e sembrano aver esaurito la benzina. E sabato arriva il derby con il Pisa. Forse davvero l’ultimissima occasione per dare ancora un senso a questa stagione (LA CLASSIFICA).

Il Livorno ha subito quattro reti da un Olbia privo del suo elemento migliore: Ragatzu. Ma quello che lascia più sconcertati è un altro dato. Messi insieme, i giocatori che hanno composto l’undici inziale della squadra sarda avevano (portiere escluso) in totale 1 presenza in serie A (Biancu) e zero in B. Tutti al massimo hanno giocato in serie C. Alcuni amaranto invece vantano più di un campionato in serie A ma al Nespoli questa differenza non si è vista. E la partita? Chiuso il vantaggio il primo tempo, il Livorno si è spento nella ripresa complici un Pulidori incerto e il rosso (esagerato) a Borghese. Neanche in parità numerica (espulso anche Vallocchia) gli amaranto hanno saputo reagire, anzi. Nel finale è arrivato anche il quarto gol dell’Olbia a suggellare un’altra prestazione da dimenticare. E pensare che un anno fa si prendeva in giro l’Alessandria per aver gettato alle ortiche la promozione…

Il tabellino
Olbia: Aresti, Pinna, Dametto, Iotti, Cotali, Vallocchia, Muroni, Feola, Biancu, Senesi (85′ Geroni), Silenzi. A disp: Wan der Vant, Manca, Murgia, Pisano, Oliveira, Choe, Delvecchio, Mossa. All. Mereu
Livorno: Pulidori, Perico, Borghese, Pirrello, Morelli (63′ Pedrelli), Luci, Bruno (63′ Vantaggiato), Valiani (84′ Giandonato), Bresciani (80′ Perez), Maiorino, Montini. A disp: Mazzoni, Sambo, Gonnelli, Gemmi, Manconi, Zhikov, Kabashi. All. Foschi
Arbitro: Perotti di Legnano
Reti: 38′ Senesi, 39′ Maiorino, 44′ Borghese, 50′ Vallocchia, 62′ Senesi, 89′ Biancu
Note: angoli 4-4, ammoniti Bruno, Pinna, Pirrello, 65′ espulso Borghese al 65′, Vallocchia al 71′

Pulidori 4,5: incolpevole sul primo gol e sul quarto, viene sorpreso con due missili da 25 metri. Sulla terza rete poteva e doveva fare decisamente meglio. E Mazzoni in panchina a guardare…

Perico 4: da uno della sua esperienza non ci si aspetta una sciocchezza come in occasione dell’1-0. L’impressione è che l’ex Salernitana non sia ancora in condizione di giocare. E siamo ad aprile.

Borghese 4,5: fino al 60’ la sua partita era da 8. Sicuro, preciso e provvidenziale quando porta avanti gli amaranto. Poi il rosso (che non c’era) condiziona il suo voto.

Pirrello 5: nella difesa a tre fatica e non poco. Per tutto il primo tempo non riesce a prendere le misure agli avversari. Migliora leggermente nella ripresa.

Morelli 5,5: più a suo agio come esterno puro, si fa vedere con un paio di incursioni pericolose. Finisce presto la benzina però e Foschi lo cambia (63’ Pedrelli 5: spinge ancora meno di Morelli e quando ha il pallone tra i piedi spesso e volentieri lo perde).

Luci 5,5: corre anche per Bruno e propizia il rosso di Vallocchia. Il capitano come sempre è uno degli ultimi a mollare ma alla fine abdica anche lui.

Bruno 4,5: lento e macchinoso. A centrocampo viene saltato con costanza e quando l’Olbia riparte in velocità son dolori (63’ Vantaggiato 4: giocasse con la stessa cattiveria con la quale si è arrabbiato con Spinelli sarebbe più utile alla causa amaranto).

Valiani 6: la solita partita generosa anche se a volte pare a corto di fiato. Pregevole l’assist per Borghese, non chiude come dovrebbe quando Vallocchia pareggia i conti (84’ Giandonato sv).

Bresciani 6: forse l’unico acquisto di gennaio con un minimo di senso. Giovane ma intraprendente, non fa rimpiangere Franco (80’ Perez sv).

Maiorino 6: sufficienza giusto per il gol segnato. Dietro le punte è la sua posizione ideale eppure si fa vedere soltanto quando segna la rete del momentaneo 1-1. Troppo poco.

Montini 4: era la sua occasione d’oro e la spreca malamente. Mai una sponda per i compagni, mai una conclusione a rete. Soltanto tantissimi errori.

All. Foschi 4: “costretto” a mettere in campo giocatori che in altre occasioni non avrebbero giocato, paga tutto questo con la terza sconfitta di fila. L’impressione che anche lui sia in confusione come tutti.

 

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