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Pielle-Desio: le pagelle. Chiarini killer silenzioso, Diouf idolo delle folle, Lo Biondo è Mr Incredibile

Domenica 5 Novembre 2023 — 23:42

In foto di Bellaveglia, Mateo Chiarini, uno dei protagonisti di questa vittoria Pielle

Una vittoria preziosa fatta e costruita dalla squadra. Tra i singoli brilla l'argentino che nei secondi venti minuti si rivela mortifero. Diouf esalta, Rubbini illumina, Lo Biondo è Mister Incredibile

di Giacomo Niccolini

La Caffè Toscano Livorno conduce in porto una partita difficilissima e importantissima. Contro l’Aurora Desio non conosce tramonto e, con fatica ma con autorevolezza, si conquista altri due punti che la tengono lassù, dove osano le capoliste, testa a testa con Montecatini. Una vittoria impreziosita da un pubblico da Eurolega, mai domo, mai zitto, mai banale e coloratissimo. Fino alla fine. Ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per il team che, nella giornata in corso, gioca il match tra le mura amiche.

Diouf 7 – Lasciamo stare i numeri. Gli sbagli, i canestri fatti, i liberi sul ferro e tutto il resto. Quello che resta alla fine del match è una prestazione di carattere. Stoppa e schiaccia, schiaccia e stoppa, sforna gioie come il Dolce Forno anni ’80. La certezza è che Diouf c’è. C’è come la messa la domenica alle 10, c’è come il trampolino dei Fiume da giugno a settembre, c’è come il 5&5 da Gagarin che guai a chiamarlo cecìna sennò Fiorella ti butta fòri, c’è come gli scagliozzi al mercato tra un tuttauneurobimbiiii e il Molo Novo con il libeccio. Diouf è un monumento livornese. IL QUINTO MORO
Chiarini 7,5 – Avete presente nei film di 007 quello che con l’anello che si apre ti mette il veleno nel cognac e tu manco te ne accorgi? Mateo è così. Silente come Albus ad Hogwarts, inaspettato come una ghost track a fine album dei Rolling Stones, lento e inesorabile come l’erosione delle maree, il Bandolero biancoblu mette a segno una prestazione diesel. Due punti nei primi venti minuti, 17 alla fine del match. Quando si accende è furore. È torcida. È musica. TANGO ARGENTINO
Campori 7 – È il Fabbricante di Chiavi del Matrix piellino, chiave di volta di un match che rischiava di finire in buca d’angolo con l’8 nero inaspettatamente. Il sette in pagella se lo merita tutto per la palla recuperata mentre Desio mangiava terreno come il Diabolico Coupé delle Wacky Races nei confronti di una Pielle che in stile Penelope Pitstop stava fin troppo agilmente tagliando il traguardo. Quando l’Aurora si riportava sotto a -8 con palla in mano Campori ruba il pallone come Lupin, va in contropiede, segna subisce il fallo e va in lunetta per il tiro libero supplementare che contribuisce a mettere in ghiaccio il terzo tempino. TOM CRUISE IN COKTAIL   
Lo Biondo 8 – Cardani lo nomina Ministro della Difesa e lui prende più seriamente possibile l’incarico dato dal Primo Ministro della panchina a suon di botte e spallate. Difende come se non ci fosse un domani su Guglielmo Sodero, aspira giù sette palloni dalle plance come il Folletto di ultima generazione. Come Pietro mette la prima pietra sulla Cattedrale Piellina costruendo con mastice e sudore la possibilità di attaccare sereni. Il miglior attacco, in questo caso, è la difesa. E anche in chiave offensiva dice sempre la sua. UNO CENTO MILLE “LO BIONDI”
Manna 6 – Due minuti, due punti. Alza la mano e risponde presente all’appello del prof. Cardani che spulciando il registro inizia il suo “venga-venga” per l’interrogazione di fine trimestre. Manna ha studiato. Fa quello che deve. Recita la sua parte. Si porta a casa la pagnotta. PRESENTE, PROF!
Laganà 6,5 – Compagno Laganà, mi ricordo di te cantava Bobo Rondelli. E del 99 biancoblu è impossibile dimenticarsi. Essenziale per la squadra, vero e proprio compagno di battaglia e spartano al fianco destro. Mette due bombe fondamentali nei momenti clou del match. ICONICO
Rubbini 7 – Sempre nel mezzo ad ogni azione. Come le grandi Star mette l’autografo su ogni pallone. Le percentuali sono da Final Countdown. Il Mago tira fuori un coniglio dal cappello a un minuto esatto dallo scadere prendendo il rimbalzo offensivo su un suo errore, segnando e subendo fallo. ABRACADABRA
Pagani 6,5 – Sbaglia molto da sotto giocando alla patata che scotta con il pallone e la retina. La percentuale da due parla di un 4/10. Però ne strappa 4 in attacco e 6 in difesa. E uno come lui quello deve fare oltre a aggiungere chili di muscoli alla tabella della sala pesi piellina. Leggermente più in ombra rispetto alle gare precedenti al termine però Giordano Geordie Pagani riesce a portare 8 cervi (e non 6 come cantava De Andrè) nel parco del Re biancoblu. Ad attenderlo non c’è una corda d’oro ma un privilegio raro: quello di festeggiare con tantissimi piccoli fan della Pielle. BUM BUM BATTE IL CUORE
Ferraro 5,5 – In una serata arrembante in cui il cuore corre oltre l’ostacolo più veloce di Bolt, si attarda con la cavalleria nella tenda dei Sioux a intavolare il Calumet della Pace. BALLA COI LUPI
Pubblico Pielle 9,5 – Il 10 in pagella si dà solo alla Nutella, ai contropiedi di Kobe Bryant e a Michelle Pfeiffer, recita un passo del Vangelo secondo Buffa. E noi lo rispettiamo in spasmodica genuflessione baloncestara. Anche se, con un pubblico così avremmo una gran voglia di infrangere il comandamento e compiere un peccato. 40 minuti di spettacolo, fiato, gioia, colore, salti, sciarpe ed emozioni che valgono il prezzo del biglietto. CHE BELLO È

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