Pielle-Herons, pagelle. Leonzio parcheggia l’astronave e va in tripla doppia. Klyuchnyk mostruoso
Nonostante una prestazione aliena di Ennio Leonzio che chiude il match con una tripla doppia (30 punti, 10 rimbalzi e 10 falli subiti), la vittoria contro Herons Montecatini è la vittoria di tutti. Tra i singoli da sottolineare anche la prestazione di Klyuchnyk con 16 punti e 11 rimbalzi
Nonostante una prestazione aliena di Ennio Leonzio che chiude il match con una tripla doppia (30 punti, 10 rimbalzi e 10 falli subiti), la vittoria contro Herons Montecatini è la vittoria di tutti. Sì di tutti. Lo dimostra Campanella in primis che arriva nel post gara davanti ai microfoni accompagnato dai suoi vice Marovelli e Brambilla, lo dimostra il pubblico, e non solo la curva, che si alza in piedi per gli ultimi infuocati minuti e non tocca mai cemento finché non suona la sirena. Lo dimostra la difesa mostruosa di un quarto quarto quasi perfetto che mette il muro davanti ai termali non facendo più zampillare acqua dalle fontane. Lo dimostra che ognuno porta il suo mattoncino a questa vittoria non fondamentale, di più, in chiave play-off capace anche di ribaltare il – 5 subito all’andata. Di quelle vittorie che ti metti sotto le coperte e ancora hai l’adrenalina addosso e fai fatica ad addormentarsi perché sì, fanno proprio bene (clicca qui per consultare il tabellino finale).
E adesso, signore e signori, allacciatevi le cinture che si parte con il giro di pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per la squadra che ha l’onore di giocare in questa fantastica città che è Livorno in questo turno di campionato.
Leonzio 9,5 – Chi legge da tempo le nostre pagelle lo sa. Dalla bibbia di Federico Buffa, paragrafo 3, versetto 14… aprite e recitate tutti con me: “Il 10 in pagella si dà solo a Michelle Pfeiffer, alla Nutella sul pane caldo appena tostato e ai contropiedi di Kobe Bryant”. Ora, onde evitare di andare contro le Sacre Scritture cestistiche del Profeta Buffa, e Ennio Leonzio non appartenendo a niuna (dantismo per dire nessuna) di codeste tre categorie… ahinoi non si può meritare il 10. Ma!… signori della corte, perdonateci, ci va molto vicino. Ennio l’Alieno parcheggia l’astronave in doppia fila in via Allende, mette l’allarme con il telecomando a distanza, si cambia con canotta e pantaloncino, si mette la maschera da umano e scende in campo. L’Agente K lo cerca ancora nei meandri del PalaMacchia. Il resto è storia, leggenda. Historia magistra vitae, recitavano i latini. La storia è maestra di vita. E stasera Ennio l’ha scritta. Un trentello per gradire, un decino di rimbalzi per gustare e dieci falli subiti, dieci come i morsi che servivano per finire un Cucciolone Motta che si traducono in un quasi perfetto 12/13 dai liberi. MISTER TRIPLA DOPPIA!
Klyuchnyk 8,5 – Prima di tutto una confessione. Ringraziamo ufficialmente il Ctrl c+Ctrl v (copia e incolla per i non addetti alle tastiere) per l’aiuto incondizionato che ci dà con il cognome del pivottone piellino. L’uomo dal cognome che pare un codice fiscale kazako è veramente l’uomo in più di questa Toscana Legno 2.0 che scende in campo come l’ex di turno. Con lui in mezzo la squadra gioca con più serenità e con più profondità. La sua presenza è come Fudo della Montagna di Kenshiriana memoria. La sua sola mole fa ombra sul pitturato e incute timore a chi attacca il ferro. Quando iniziano a servirlo, fin troppo poco nella prima parte a dire il vero, Dimitro per gli amici (evitate di farci sprecare un colpo di mouse per copiare il cognome) alza la mano e appoggia. E fa ciuf. Chiude con 8/12 da sotto. Da ricalibrare la mira dai liberi dove non segna neanche se il canestro viene allargato dall’asteroide Yr4 in procinto di impattare con la Terra. Ma per il resto è determinante in chiave offensiva e difensiva. Ah, per la cronaca: prende anche 11 rimbalzi (6 in attacco e 5 in difesa). È lui la vera arma in più nell’arsenale di coach Campanella. Ma il vero 8 va a chi si è assicurato questo scambio di mercato. IL CODICE FISCALE PIU’ IMPONENTE DELLA SERIE B
Venucci 7 – Il Legolas biancoblu tiene a galla l’Ovestfalda e il Trombatorrione della Pielle grazie alle sue frecce scagliate nel momento clou del match quando nel terzo quarto la Toscana Legno suona il corono della riscossa. Con le sue bombe tiene il fiato sul collo alle iniziative di fuga dei termali. La percentuale non sarà da El Dorardo ma si sporca nel fango per trovare le pepite nel Klondike del PalaMacchia e confezionarle per un pubblico da mille carati. Si prende poi il ciack in cabina di regia quando serve e regala anche 4 assist bon-bon da scartare nei giorni di pioggia quando si è tristi. Quando serve trova i punti fin sottoterra. RABDOMANTE
Vedovato 6,5 – Si smezza l’onere di difendere il canestro con Klyuchnyk (si, abbiamo riusato il trucchetto per scriverlo corretto). È uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare. E ci pensa lui. Lui che chiamato a 14 minuti di gloria biancoblu, 14 minuti di sportellate, tagadà, su le mani per Bresciani e la codina sì sì sì. Perché stasera su quel parquet succede di tutto. Mani addosso, fischi assurdi tipo l’antisportivo di dubbio gusto fischiato contro, il peso di un pubblico imponente che ti fa ridere, piangere e fare l’amore come canterebbe Olly (c’è chi l’ha letto cantando con l’erre moscia e chi mente). E Vedovato che ci sta. Si accomoda su quel divano, accende la Tv e preme play sulla serie Netflix del mercoledì sera: “Come ti ribalto la differenza canestri”. Ne mette 2/2 e sgomita. Sputa il sangue che c’è da sputare. E si prende una fetta della vittoria di tutti. SOTTO CANESTRO MA MAI SOTTO
Campori 7 – Instancabile mastino. Dedica tutto se stesso a difendere come se non ci fosse un domani. Il capitano non è mai domo e fino alla fino alla fine entra nei più begli incubi di noi piccoli (cit. Max Pezzali). In realtà entra negli incubi di Herons. Con mastice e cazzuola tira su il muro in difesa incollandosi come la manina appiccicosa e unta delle patatine agli avversari. L’ultimo valoroso quarto è issato sul barbacane con il vessillo della Triglia a Canestro in mano pronto a dare tutto per la causa. NON BARCOLLA E MANCO MOLLA
Cepic 7,5 – Se la Pielle vince la lotta sotto le plance contro Herons… beh… Date una medaglia a quest’uomo! Oh sì sì tu mi piaci soldato Cepic, direbbe urlando con suo ghigno il sergente Hartman di turno guardando in faccia con le vene di fuori il numero 6 della Pielle che stasera da “4” si merita i galloni di caporale. Cepic stasera fa una faccia da guerra degna di questo nome e non molla. Nove rimba, 6 punti, 1 assist e tanto coraggio su ogni pallone. FULL METAL CEPIC
Del Testa 7 – Campanella divide il dicastero della difesa tra lui e il capitano dandogli le chiavi per armare la difesa nucleare totale. E come al laser game del Lupo Bianco di Vada, parte la vocina metallica: “Pericolo, scudo difesa attivato, pericolo, pericolo”. Il pericolo è per l’attacco di Montecatini che, peccato peccato, naufraga sulla cattiveria agonistica di questo mastino prestato al mondo del basket. RINGHIO DEL TESTA
Hazners 6,5 – Non sarà l’alieno che ribalta i match, non sarà il fulmine che illumina ex abrupto (all’improvviso) il match, non sarà l’hombre del partido di Carlos Delfiniana memoria ai tempi della prima Fortitudo o dei Detroit Pistons, per carità. Però il lettone c’è. È concreto come le cozze ripiene gustate al tramonto della Meloria di una domenica d’estate. E’ quel dolce-forte che ci sta. Alla fine ci sta tutto. Perché è uno in più alla rotazione che con questi chiari di luna fa stra-comodone e poi come canterebbe “Achillonenostro Lauro”, occhi ghiacciolo. E sangue freddo. E anche stasera il lettone mette tutti a letto. HE! IN THE MIDDLE
Campanella-Brambilla-Marovelli 8 – Stasera ce li mettiamo tutti insieme così come si sono presentati ai microfoni della stampa nel post gara. Perché è la vittoria dello staff tecnico. La vittoria di chi prepara questa squadra ad essere anche brutta sporca e cattiva quando ce n’è bisogno. A vestirsi con lo smoking per la serata di gala oppure a mettersi i vestiti da minatore e con il canarino sulla spalla pronti ad andare a meno cento metri per tornare su sporchi di carbone. Se la Pielle è questa è grazie anche a questo terzetto qui. Senza protagonismo ma con tanta voglia di farcela. Pronti a raddrizzare la mira dopo un secondo quarto un po’ così, con quella faccia un po’ così. Ma con l’impressione di chi davvero se la poteva portare a casa. E possesso dopo possesso la vittoria è stata costruita. E come Daitarn III ecco che da un unico robot si identificano tre anime. NOI SIAMO UN TRIO ALL’ERTA E PIENI DI BRIO
Il pubblico del PalaMacchia (il voto è fuori scala) – Non è neanche più solo la Curva, quel muro biancoblu che fa tremare le gambe quando ce lo hai davanti. È una tribù che balla direbbe Jovanotti. Un intero popolo che canta, salta, suda, sbraita, offende, impreca, spera e gioisce all’unisono. E se la Pielle mette il turbo nel quarto quarto la benzina è proprio su quei gradoni di cemento. STANDING OVATION
Riproduzione riservata ©
Cerchi visibilità? QuiLivorno.it mette a disposizione una visibilità di oltre 85mila utenti giornalieri: 72.700 su Fb, 10.000 su Ig e 4.700 su X. Richiedi il pacchetto banner e/o articolo redazionale a [email protected] oppure attraverso questo link per avere un preventivo
QuiLivorno.it ha aperto il 12 dicembre 2023 il canale Whatsapp e invita tutti i lettori ad iscriversi. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Ricordiamo, infine, che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X.