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Rapina a mano armata in tabaccheria: arrestato 40enne

Venerdì 30 Ottobre 2020 — 09:31

L'autore della rapina pochi giorni dopo era stato rintracciato dalla polizia ferroviaria mentre stava cercando di prendere un treno con una pistola carica nel suo trolley

Aveva colpito nel primo pomeriggio del 6 ottobre scorso, quando, dopo essere entrato all’interno di una tabaccheria in via Garibaldi armato e con volto coperto, aveva puntato la pistola al volto del dipendente “scarrellandogli” l’arma in faccia e rubato dal registratore di cassa oltre 500 euro, per poi darsi alla fuga, dopo aver intimato alla malcapitata vittima, con urla minacciose, di non chiamare la polizia.
Le indagini, prontamente avviate dalla squadra mobile di Livorno, diretta dal neo dirigente Giuseppe Lodeserto, e coordinate dalla procura della Repubblica, pur rese particolarmente complicate dall’assenza di sistemi di videosorveglianza efficienti, si sono comunque da subito incanalate nella giusta direzione, sviscerando gli ambienti della criminalità locale e con i metodi “tradizionali”, incrociando gli spunti investigativi derivanti dall’accurata conoscenza del tessuto criminale con le risultanze delle testimonianze assunte e delle individuazioni fotografiche effettuate.
Gli investigatori erano riusciti così, nel giro di poche ore, a dare un nome all’autore della rapina (B.L. 40enne livornese specifica la questura in una nota stampa), che alcuni giorni dopo era stato rintracciato ed arrestato in flagranza mentre si accingeva a prendere un treno con al seguito una pistola Beretta cal. 7,65 risultata rubata quest’estate in un appartamento, munita di slitta per alloggiamento di silenziatore sulla parte terminale della canna, con tanto di “colpo in canna” ed altri due proiettili nel caricatore, oltre ad una carta d’identità “rumena” contraffatta e dello stupefacente, di cui era assuntore.
In relazione alle ipotesi di reato per cui era stato arrestato in flagranza, il pluripregiudicato era già stato destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere  alle “Sughere”, dove il personale della squadra mobile gli ha notificato l’ulteriore ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Livorno in relazione ai gravi elementi indiziari emersi a suo carico per la rapina alla tabaccheria di via Garibaldi ed in considerazione della sua “elevatissima pericolosità sociale”, che ne rendeva quanto mai concreto il pericolo di reiterazione di reati.

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