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Caritas lancia il progetto #ripartiLivorno: ecco come chiedere un sostegno

Martedì 26 Settembre 2017 — 15:59

E' stato aperto in via delle Cateratte 15 lo sportello Emergenza Livorno dedicato all’ascolto e all’accoglienza delle richieste di aiuto da parte di tutti cittadini colpiti dall’alluvione. Ecco come fare

di Annalisa Castagnoli

L’alluvione che ha colpito e ferito gravemente Livorno nella notte del 10 settembre scorso non ha lasciato dietro di sé solo devastazione ma anche una grande volontà di ripresa e solidarietà nei cittadini. Tra le autorità e i moltissimi volontari che fin da subito si sono mobilitati per portare aiuto alle zone più colpite, anche la Caritas Livorno si è immediatamente attivata (clicca qui per gli aiuti alle famiglie da parte della regione Toscana). Ha svolto attività di porta a porta rilevando i reali bisogni di ciascuna famiglia e distribuendo beni di ogni genere sulla base delle richieste ricevute.L’alluvione che ha colpito e ferito gravemente.
Superata la fase di prima emergenza, la Caritas Livorno e in particolare Suor Raffaella Spiezio (Presidente Fondazione Caritas Livorno Onlus) hanno ideato il progetto #ripartiLivorno come sostengo e supporto ai cittadini nel difficile cammino di ritorno alla normalità.#ripartiLivorno – illustrato il 26 settembre nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti, oltre a suor Raffaella, Angelo Scuri e Roberto Pullerà, dirigenti della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, e Lamberto Giannini, in rappresentanza di Giorgio e Claudio Chiellini promotori della raccolta fondi AiutiamoLI – prevede interventi materiali finanziati attraverso un apposito fondo alimentato da tre importanti fonti:
– Donazioni ricevute direttamente dal Fondo di Solidarietà Fondazione Caritas Livorno Onlus (con causale Emergenza Livorno);
– Donazioni ricevute dal c/c “AiutiamoLI” aperto presso la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci grazie alla pronta iniziativa del calciatore livornese Giorgio Chiellini e il fratello Claudio, i quali hanno individuato la Caritas come ente beneficiario della cifra raccolta;
– Contributi stanziati dalla CEI attraverso il fondo 8xMille.

Molte aziende nei giorni dell’emergenza hanno contribuito con donazioni, in beni, tramite la Caritas Livorno come SEMIA Società Agricola Cooperativa, Terminal Darsena Toscana, Astra Shipping, Autotrasporti Rovini Srl, Bettarini Autogru, Magagnini Containers Transport, ISS Palumbo Srl, Drass Srl, Anna Papi Srl, Labrocell Srl, Ferramenta Giusti, Enrico Fiorillo Srl, Grassi Leopoldo Sas, Progetto Edilizia, Decorarte, Savino Del Bene Spa, Ikea, Baroni Vernici, ITCEA. “Contribuire è la parola d’ordine e l’importante è non fermare la raccolta fondi ma incentivarla perché continui ancora a lungo” ha dichiarato Lamberto Giannini. Attraverso la risonanza dell’immagine pubblica del calciatore infatti si è potuta avviare una raccolta fondi dagli esiti più che soddisfacenti, coinvolgendo anche altre importanti personalità del mondo del calcio livornese come Igor Protti, Alessandro Diamanti e Osvaldo Jaconi.
Grazie al Fondo, la Caritas Livorno interverrà concretamente nell’acquisto delle attrezzature per la pulizia, la sanificazione e il ripristino delle abitazioni alluvionate nonché nell’acquisto di elettrodomestici ed arredi, nella riparazione di automobili e nella fornitura di attrezzature aziendali distrutte.  Inoltre offrirà sostegno, consulenza e accompagnamento qualificati (avvocati, commercialisti, notai) dove necessario. “Vogliamo che le famiglie tornino al più presto alla normalità” ha giustamente affermato suor Raffaella.
E’ stato inoltre aperto in via delle Cateratte 15 lo sportello Emergenza Livorno dedicato all’ascolto e all’accoglienza delle richieste di aiuto da parte di tutti cittadini colpiti. Le famiglie o le aziende che vogliano chiedere aiuto alla Caritas dovranno scaricare il modulo di richiesta di valutazione dal sito www.caritaslivorno.it (oppure richiederne copia cartacea al numero 0586 884693) e consegnarlo personalmente allo sportello Emergenza Livorno entro e non oltre il 14 ottobre 2017. Gli orari di apertura dello sportello: Martedì e Giovedì dalle 15 alle 17; Mercoledì dalle 10:30 alle 12:30. Sarà quindi definita la data di un sopralluogo presso la proprietà oggetto della richiesta e verrà svolto dal referente Caritas della zona assieme a un consulente, i quali avranno il compito di verificare l’effettivo collegamento tra i danni segnalati e l’evento alluvionale e redigere così una prima relazione. Le varie richieste saranno sottoposte prima a una Commissione Tecnica, con l’obbiettivo di quantificare in termini economici i danni e gli interventi necessari, e successivamente da una Commissione di Valutazione composta da Suor Raffaella Spiezio, Annalisa Mennella (Responsabile Amministrativa Fondazione Caritas Livorno), Lamberto Giannini, Elvira Cosentino (Responsabile Centro di Ascolto Fondazione Caritas Livorno), Riccardo Vitti (Presidente Fondazione Livorno), avvocato Luciano Barsotti e dai coordinatori della Commissione Tecnica, geometra Stefano Caterugli e avvocato Stefano Taddia. Spetterà quindi alla Commissione di Valutazione stabilire i contributi sulla base di due criteri: urgenza dell’intervento e presenza di fattori di vulnerabilità.Per le famiglie, sono da considerarsi fattori di vulnerabilità (oltre al reddito) la composizione del nucleo e l’eventuale presenza di minori, anziani, disabili, persone con malattie croniche o ingravescenti e/o di una recente esperienza migratoria. Per le aziende sarà invece dedicata particolare attenzione alla qualità e alla quantità dei danni subiti, alle dimensioni dell’impresa, al numero di dipendenti.Il progetto finanzierà due tipi di interventi: contributi a fondo perduto per i nuclei meno abbienti e concessioni di anticipi alle famiglie e alle attività in condizioni di poter restituire almeno parte della cifra erogata a loro beneficio o di compartecipare alle spese. Tutti i pagamenti avverranno tramite bonifico bancario ai fornitori delle prestazioni, di cui sarà stilato un elenco sulla base della disponibilità a sottoscrivere un prezzario di solidarietà. È esclusa l’erogazione diretta di contributi economici alle famiglie.

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