Nogarin: “Lo stadio come a Udine”

Le riqualificazioni dello stadio Picchi e più in generale dell’area cosiddetta “Cittadella dello Sport” sono da anni al centro dell’attenzione delle varie forze politiche anche se per il momento tutto è rimasto com’è. Un passo in avanti poteva essere fatto tramite la famosa trattativa per la cessione del Livorno alla cordata di imprenditori lombardi di cui vi svelammo i dettagli qualche mese fa (clicca qui) ma alla fine il tutto si risolse in una bolla di sapone. L’idea è semplice: riqualificare lo stadio con l’inserimento di attività commerciali (clicca qui per la nostra esclusiva).

Il sindaco Nogarin, in commissione consiliare, ha provato a fare il punto della situazione esponendo, per la prima volta, il suo progetto: “Dobbiamo trovare degli imprenditori che vogliono investire nella riqualificazione dell’Armando Picchi. Abbiamo fatto indagini nelle varie città e l’esperienza che ci è piacuta più di tutte è quella relativa al vecchio stadio Friuli di Udine (ora Dacia Arena, ndr). Lì il calcio, nonostante i lavori, non si è mai fermato e alla fine il risultato è stato eccellente. Le dimensione e la storia dei due impianti sono simili e quindi abbiamo cominciato a fare uno studio. Per il Picchi abbiamo in mente uno stadio da circa 20 mila posti tutti coperti conservando la tribuna centrale e abbattendo tutto quello che non è vincolato per crare uno stadio sostenibile dal punto di vista dell’investimento e commerciale. Al momento, è bene chiarire, non ci sono progetti ma soltanto un’ipotesi. Il costo totale sarebbe di circa 30 milioni di euro, ma occorre trovare uno sponsor o un imprenditore disposto a fare un grande investimento”.