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Pediatri, 7 su 16 sulle nuove strisce blu. Nogarin: “Pronto a incontrarvi”

Lunedì 26 Marzo 2018 — 17:40

La questione riguarda circa 10mila famiglie. Il sindaco: "Stiamo parlando di 5 euro l’anno". La replica di Biasci: "Troviamo una soluzione insieme"

7 pediatri su 16 sulle (future) strisce blu. Basta prendere in mano l’elenco dei professionisti presenti a Livorno (altri due sono a Collesalvetti) per rendersi subito conto della notizia. Tanti hanno l’ambulatorio in viale Italia come pediatria di gruppo: tre al civico 117, tre al 183 e uno da solo accanto al “terzetto” del 117.
La notizia è che si trovano pari pari nel tratto di viale Italia dove nei prossimi mesi gli spazi bianchi diventeranno blu – nella nuova ZSC Mare per capirsi (clicca qui per l’elenco delle strade) che per quanto riguarda il viale Italia andrà da via dei Funaioli a viale Nazario Sauro – con buona pace delle famiglie che durante l’anno si recano in uno di questi studi con il proprio figlio per vaccini, visite, consulenze o ricette. Parliamo, a conti fatti, di circa 8-10 mila bambini e quindi altrettante famiglie interessate che, di fatto, da “oggi” dovranno sborsare dei soldi per ottenere queste prestazioni (50 cent l’ora, fino a 4 euro al giorno da novembre ad aprile e fino a 5 da maggio a ottobre). E così, dopo la protesta dei balneari per bocca del presidente Giachetti a nome dei tre stabilimenti interessati dalle strisce blu Nettuno, Tirreno e Pancaldi (clicca qui), ad alzare la voce sono i pediatri.
A farlo è Paolo Biasci, pediatra livornese nonché neo presidente nazionale della categoria Fimp (Federazione italiana medici pediatri): “Parliamo di 8-10 mila bambini in carico agli 8 pediatri presenti sul viale Italia. E’ una valutazione che doveva essere fatta. Sarà un dramma. Far pagare il parcheggio ai pazienti per una visita, un vaccino o una ricetta non sta né in cielo, né in terra. Il nostro, va da sé, non è un esercizio commerciale. Svogliamo un servizio sanitario pubblico. E là dove la decisione di fare le strisce blu, che ci sono un po’ dappertutto in Italia, può avere di per sé un principio di ragionevolezza, il fatto che tale provvedimento vada a intaccare la sfera sociale-sanitaria dei cittadini crea inevitabilmente una situazione da rivedere. Per di più, appunto, se pensiamo che sul viale Italia si concentrano la metà dei pediatri livornesi. Siamo disponibili come categoria ad un incontro con l’amministrazione comunale per capire se ci possano essere dei margini per trovare una soluzione a vantaggio delle famiglie con disponibilità economiche diverse fra loro. Senza considerare che, escludendo coloro che possono permettersi la barra rossa, anche i dipendenti dei vari ambulatori dovranno pagare. Gli ambulatori rimangono aperti 8 ore al giorno. Fate il conto voi del costo da sostenere”. Una lunga disanima quella di Biasci che si conclude rinnovando un’apertura al dialogo: “Veniamoci incontro in qualche modo. Credo sia un obiettivo comune, pediatri-Comune, trovare una soluzione”.

Foto Simone Lanari

La risposta del sindaco Nogarin –  “Sono disponibilissimo a incontrare una delegazione di pediatri per discutere della questione degli stalli blu, ma non accetto critiche strumentali o falsi allarmismi.
Parliamoci chiaro: quante volte una famiglia porta il proprio figlio dal pediatra? Dieci? E quanto tempo si fermano per una visita o un vaccino? Un’ora? Stiamo parlando di 5 euro l’anno. Non mi sembra una cifra sufficiente a giustificare i toni usati dal presidente Biasci che ha parlato di “dramma”.  Secondo il presidente della Federazione italiani medici pediatri: “Far pagare il parcheggio ai pazienti per una visita, un vaccino o una ricetta non sta né in cielo, né in terra”.
Mi permetto, molto modestamente, di segnalare al dottor Biasci che praticamente tutti gli ospedali della Toscana, a partire da Careggi alle quattro nuove strutture di Massa, Pistoia, Lucca e Prato hanno posteggi a pagamento e lo stesso vale per l’ospedale pediatrico Meyer. Un centro d’eccellenza che ospita anche bambini affetti da malattie croniche, costretti a recarsi lì ogni giorno per cure molto lunghe e complesse. Quello è un dramma. Non certo quello di chi deve effettuare al massimo 10 visite l’anno. Tutto ciò premesso, come abbiamo spiegato anche ai titolari degli stabilimenti balneari, l’amministrazione intende creare abbonamenti stagionali per venire incontro a chi ogni giorno dovrà recarsi sul lungomare. Abbonamenti a disposizione di tutti i cittadini, compresi i pazienti degli ambulatori pediatrici. Le tariffe sono ancora da ufficializzare, ma dubito che siano convenienti se non per chi intende recarsi ogni giorno su viale Italia”.

La replica-precisazione del dott. Biasci – “Ringrazio il sindaco per aver accettato di incontrarmi. Voglio precisare che certe parole come dramma sono state riportate con troppa enfasi dal giornalista. Tuttavia, ritengo che questa prospettiva delle nuove strisce blu porterà dei disagi di cui è opportuno discutere. Per questo ribadisco. Incontriamoci e proviamo a individuare una soluzione”.

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