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Akern Libertas-Piombino, le pagelle. Tozzi è one man show, Fantoni e Fratto sono difesa d’acciaio

Lunedì 29 Gennaio 2024 — 10:23

Ricci, top scorer Libertas con 15 punti segnati (foto Bellaveglia)

Match stratosferico per Tozzi che con 14 punti e 14 rimbalzi si mette sul capo la palma di MVP. Ricci top scorer con 15 punti segnati. Fantoni e Fratto difendono il fortino come Fort Apache. Ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per il team che, nella giornata in corso,  gioca il match tra le mura  amiche

di Giacomo Niccolini

La Akern Libertas mette in campo una difesa da urlo che costringe la Solbat Piombino al suo minimo stagionale: 68 punti. Stellette che si appone coach Andreazza sulle spalle per aver preparato al meglio un match insidiosissimo contro una delle realtà più solide della serie B dopo un tour de force non indifferente che aveva visto gli amaranto sudarsi gli overtime, nel turno infrasettimanale contro Desio. Adesso è vetta in condominio con Herons e Pielle a quota 32. Insegue Gema a 26. Match stratosferico per Tozzi che con 14 punti e 14 rimbalzi si mette sul capo la palma di MVP. Fantoni e Fratto difendono il fortino come Fort Apache.
Ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per il team che, nella giornata in corso,  gioca il match tra le mura  amiche.

Tozzi 8,5 – Nel 1999 quando Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, scriveva e pubblicava Un Raggio di Sole, Tozzi emetteva il suo primo vagito sul mondo. Ci piace pensare che quel Raggio di Sole per i tifosi della Libertas sia proprio il 25enne amaranto che nella partita del derby della costa mette in piedi un match da standing ovation. Giocate di qualità spalmate in 27 minuti di match duro e crudo messo a referto, con 14 punti a segno e 14 rimbalzi in stile Kangaroo e manone prensili. Come il suo omonimo cantautore possiamo dire che al PalaMacchia Nell’aria c’è polline di te. QUEST’ARIA SA DI FELICITA’
Fantoni 7,5 – Oh capitano mio capitano. La nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato. Scriveva così il poeta statunitense Walt Whitman dedicando la sua epica lirica a Abraham Lincoln. Noi la dedichiamo al condottiero amaranto che sotto le plance paura non ne ha, un po’ come il pompiere. Scudi alzati come gli spartani alle Termopili dove là il loro numero non conta. Nel pitturato diventa Gandalf con Barlog-Berra dove lui non può passare. Annulla l’annullabile e segna 13 punti in 22 minuti. Come direbbe Brusco quando dedicò il suo rap all’undici campione d’Italia dell’As Roma rivolgendosi ad Aldair: su di lui ci sta ben poco da dir, della vita eterna ha scoperto l’elisir. HIGHLANDER
Fratto 7,5 – Se la curva gli intona “Picchia Fratto, picchia Fratto” ci sarà un motivo. Chiaramente il “picchia” è metaforico, ossimorico. Una sineddoche, una parte per il tutto dove la parte è un uomo di nome Fratto che difende come se non ci fosse un domani, mette a segno 4 stopponi, si leva lo sfizio di cancellare l’attacco più prolifero del girone. Il tutto è la sua immensa difesa, il suo modo di condurre per mano la squadra in questo periodo di inizio girone di ritorno. Il tutto è, come ironizzava Guzzanti prendendo a paragone Venditti, il grande raccordo anulare che circonda questo PalaMacchia . E se nasce una bambina poi la chiameremo: Akern. IN THE NAME OF FRATTO
Williams 7 – Il leone sembra ormai essersi ambientato nella savana di via Allende, là dove a volte mancano le sedie per la stampa, dove spesso fa troppo freddo dal terzo quarto in poi e dove i bagni pubblici… beh diciamoci la verità, andrebbero un attimino rivisti. Questo per quanto riguarda la savana. Per quanto riguarda il Leon amaranto che dire? Cinque assist e letture di gioco come veggente con la sfera di cristallo. L’olandese da tondo adesso è quadrato, da pietra grezza a pietra levigata, da UFO, oggetto non identificato, al Super Hornet pilotato da Tom Cruise in Top Gun. MAVERICK
Buca 6,5 – In tre minuti un rimbalzo e uno schiaccione servito come cioccolatino con il caffè da Bargnesi in alley oop. E come direbbe Carcarlo Pravettoni: e la lira, si impenna! PRAVETTONICO
Lucarelli 6,5 -Utilizzato come Xanax da coach Andreazza, con il contagocce, a causa del suo rientro dall’infortunio, il 99 amaranto porta quello che può alla capannuccia amaranto. Il motore tossisce un po’, come quando metti in moto una 2 cavalli dopo un inverno freddo e duro. Ma Lucarelli la tempra ce l’ha e fa vedere che l’infortunio è alle spalle. Mette una bomba scaccia paura.  WELCOME BACK
Saccaggi 6,5 – Come l’indice Nikkei alla chiusura di una giornata di contrattazioni, “The Specialist” Sacca-Bomb è in crescita. Fondamentale nel finale di gara quando regala l’assist del sorpasso a Fantoni (59-57) e quando esce carico come un topomatto dalla panchina e mette la bomba dell’allungo ad inizio ultimo tempino: 62-57. Si vede che, fisicamente, è ancora lunga la strada per Tipperay, come cantavano i soldati del reggimento irlandese in marcia durante la prima guerra mondiale, ma sul binario la locomotiva è tornata a fare fumo. CIUF CIUF
Ricci 8 – Si attacca in modalità annullo filatelico (leggasi, come un francobollo) ad uno come Piccone che di punti segnanti se ne intende, rendendo praticamente vana la sua prova costringendolo a un 2/12 su azione (1/9 da 2; 1/3 da 3). Nell’ultimo quarto come Atlante si prende sulle spalle il mondo Libertas portandolo, come rimorchiatore, al molo della tranquillità con cinque punti consecutivi e il siluro mortifero del +9 del game, set and match. È lui il top scorer amaranto con 15 punti segnati. Il nome Amos in latino significa forte, robusto oppure portato da Dio. Ecco, senza stare a scomodare i piani superiori, Ricci è un po’ come cantava Nada in Amore Disperato. SEMBRA UN ANGELO CADUTO DAL CIELO
Bargnesi 5,5 – Venucci della Solbat è in stato di grazia e mette a segno una partita da incorniciare. E se lo fa è anche perché Bargnesi soffre come spina nel fianco, ma forse più come lancia nel costato, la vena realizzativa del play piombinese. Su azione il “piccolo” amaranto non trova la via dell’El Dorado. Sembra che i canestri siano rimpiccioliti perché lo 0/7  da 2 e lo 0/1 da 3 parlano di una partita dove il mirino si è alquanto offuscato. Ma nel ruolo di regista l’obiettivo va a fuoco e confeziona 4 begli assist da scartare quado viene Natale. E il Natale quando arriva arriva. Anche a gennaio. UN ASSIST PER GHERMIRLI E NEL BUIO INCATENARLI
Allinei 7 – Vince il duello con l’ex Pielle Almansi. E lo vince bene, non certo ai punti. Greg lo vince per acclamazione popolare. Per evidenza tecnica, per precisione, per carisma. La schiacciata one hand è WOW, è una delizia per il palato degli affamati di grande basket e per i degustatori di menù stellati della palla a spicchi. Da mettere direttamente in bacheca tra gli highlights da mettere nella capsula del tempo e da mostrare ai nipoti. Guarda quello è nonno quando aveva i capelli di Telespalla Bob che faceva saltare sui gradoni tutto il PalaMacchia, dirà un giorno ai nipoti. Ad aprile spegne 20 candeline. STANDING OVATION

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