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Livorno-Alessandria 2-1. Botti amaranto

Venerdì 30 Dicembre 2016 — 22:27

Un Livorno da favola infligge la prima sconfitta all'Alessandria e chiude questa prima parte di stagione nel migliore dei modi

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Quindici vittorie e cinque pareggi. Era questo il ruolino di marcia dell’Alessandria prima della sfida del Picchi. Nessuno fin’ora era riuscito a strappare i tre punti alla squadra di Braglia. Che però non aveva fatto i conti con questo super Livorno, capace di rimontare il gol iniziale di Marras e andare a vincere grazie ad un super Cellini. (LA CRONACA) Tutto è stato semplicemente perfetto. La partita, il clima e i tre punti. A fare da contorno la chiamata a fine partita di Spinelli che ha fatto i complimenti alla squadra promettendo che tornerà presto a far sentire la sua presenza (LE INTERVISTE). Bello, bellissimo. Dispiace un po’ doversi fermare perché questo Livorno al momento non lo ferma veramente nessuno (LA CLASSIFICA).

Se facciamo il paragone con la gara dell’andata è facile notare come questa squadra non sia neanche un lontanissimo parente di quella che perse 3-1 in Piemonte. Se ne sono accorti Cazzola e compagni visto che ora avranno il fiato sul collo anche degli amaranto. Otto punti è vero sono tanti, ma c’è tutto un girone da affrontare e il Livorno dovrà essere bravo ad approfittare di ogni minimo passo falso dell’Alessandria. Un bravo, anzi un bravissimo va speso per la coppia Foscarini-Protti. Criticati ingiustamente nella prima parte di campionato, stanno dimostrando chi come allenatore chi come club manager che se lasciati lavorare in pace possono davvero fare bene. Se il Livorno è tornato in alto il merito è soprattutto loro. E adesso un appello a Spinelli: decida lei se vuole tornare o meno allo stadio, ma rinforzi questa squadra perché il primo posto non è più un miraggio.

Il pari – Eppure la partita non era certo cominciata nel migliore dei modi. L’Alessandria, alla prima occasione, aveva colpito a freddo gli amaranto con Marras abile a infilarsi nella difesa amaranto. Due mesi fa, il Livorno si sarebbe sciolto come neve al sole. Ma non questa squadra che non si è demoralizzata e ha ripreso a macinare gioco schiacciando gli avversari nella loro metà campo. Il pareggio di Cellini è stato più che meritato al termine di una bella azione corale. In questo preciso momento si è capito che gli amaranto potevano vincere tranquillamente e così è stato.

Cellini show – La ripresa ha confermato il momento di grazia dell’attaccante che con un colpo di testa ha ribaltato il match. Doppia cifra già raggiunta e pensare che siamo stati un mese senza poterlo schierare. Passato in vantaggio, il Livorno ha pensato bene di amministrare il 2-1. Un grazie va speso anche per Mazzoni che con una grande parata ha impedito a Bocalon di pareggiare. L’unica nota negativa, se così la vogliamo chiamare, è stato il 3-1 fallito dallo stesso Cellini a tu per tu con Vannucchi. Sarebbe stata la degna chiusura della sua eccezionale partita. L’Alessandria, non avendo più idee, ha provato a buttarla sulla rissa ma quando davanti hai “ghigne” come Borghese e Gonnelli vai poco lontano ed esci sconfitto anche in questa circostanza. Finisce con la grande gioia dei giocatori sotto la curva con i tifosi ad incitare giocatori e staff. Questa scena vogliamo rivederla sempre.

Il tabellino
Livorno: Mazzoni, Gonnelli, Borghese, Gasbarro, Jelenic, Marchi (77′ Ferchichi), Luci, Lambrughi, Venitucci (69′ Toninelli), Cellini, Maritato (87′ Dell’Agnello). A disp: Falcone, Vono, Morelli, Toninelli, Rossini, Gemmi, Murilo. All. Foscarini
Alessandria: Vannucchi, Celijak, Gozzi, Piccolo, Barlocco, Marras, Cazzola, Mezavilla (63′ Branca), Iocolano (78′ Marconi), Gonzalez, Bocalon (74′ Fischnaller). A disp: La Gorga, Fissore, Sosa, Cottarelli, Manfrin, Nicco, Sestu, Aramini. All. Braglia
Arbitro: Amoroso di Paola
Rete: 15′ Marras, 27′ Cellini, 48′ Cellini
Note: angoli 4-4, ammonito Bocalon, Lambrughi, Marras, Cellini, Maritato, Cazzola, recupero 1′ + 4′, spettatori 5.605

Mazzoni 7: sul gol è preso in controtempo da una leggera deviazione, sul colpo di testa di Bocalon salva di fatto il risultato.

Gonnelli 6,5: mette il freno agli attaccanti ospiti, su chiunque gli passi a tiro. Deciso e cattivo al punto giusto.

Borghese 6,5: avercene di Borghese. Il primo a battersi per i compagni e il primo a metterci la faccia nei momenti duri della partita.

Gasbarro 6,5: buonissima gara anche per lui, ormai assolutamente affidabile da centrale.

Jelenic 6: impiega un po’ troppo a trovare il modo di aggirare Barlocco, quando inizia a farlo aumenta i giri anche il Livorno. Sacrificato ma generoso da interno nel finale.

Venitucci 6: molto lavoro oscuro, gioca tra le linee riciclando palloni sporchi. Entra nell’azione del pari (69’ Toninelli 6: subito in partita, ringhia deciso e manda in porta Cellini).

Luci 7: altra prova maiuscola del capitano, tiene fede al suo cognome e guida i compagni per novanta minuti più recupero. Molte delle recenti fortune amaranto passano anche dai suoi piedi, vedi l’assist per il gol vittoria.

Marchi 6,5: per vedere Marchi il settepolmoni coi crampi vuol dire che ha corsa davvero tanto. Magari a volte poco lucido, però non molla un centimetro (78’ Ferchichi sv).

Lambrughi 6,5: forse ancora emozionato per la targa delle 200 partite, marca troppo da lontano Marras che infila la rete. Si riprende subito e piazza l’assist per l’uno a uno, da lì in poi dalla sua parte non passa più nessuno.

Maritato 6,5: un altro di quei giocatori che tanto piacciono ai tifosi. Non farà giocate da circo, ma quanto è utile davanti tra sponde e allunghi (87’ Dell’Agnello sv).

Cellini 7,5: facciamo reset del gol sbagliato a tu per tu con Vannucchi e concentriamoci solo sui due graffi con cui condanna l’Alessandria al primo ko in campionato.

All. Foscarini 7: ormai ha messo il pilota automatico alla squadra, che sa cosa fare senza scomporsi anche nelle situazioni più complicate. Alessandria colpita e affondata grazie al collettivo e all’applicazione di tutti i suoi componenti.

ALESSANDRIA

Vannucchi 6: si nota più per l’atteggiamento sopra le righe che per le parate.

Celjak 5,5: il pari del Livorno nasce dal suo lato, balla spesso quando puntato.

Gozzi 5: molto spigoloso, si innervosisce vedendo Cellini che gli sguscia ovunque.

Piccolo 6: dietro è il più positivo, fa pesare la sua esperienza.

Barlocco 5,5: qualche timido spunto ma niente di memorabile.

 

Marras 6,5: nel primo tempo non lo prendono mai, poi finisce nella ragnatela costruita attorno a lui.

Cazzola 6: ex non troppo rimpianto, gioca con grinta mai vista a queste latitudini.

Mezavilla 5,5: troppo compassato, soffre la rapidità di Luci e compagni (63’ Branca 6: porta dinamismo nel centrocampo dei grigi)

Iocolano 6,5: piazza l’assist e molti spunti in velocità, ma cala dopo l’intervallo fino alla giusta sostituzione (78’ Marconi sv).

Gonzalez 6: non ha lampi in area di rigore, ma trova comunque modo di rendersi pericoloso.

Bocalon 5: l’attaccante che si vede meno, è poco cattivo di testa a un metro dalla porta (74’ Fischnaller 6: si mette in mostra con un bel diagonale respinto da Mazzoni).

All. Braglia 5,5: non sfrutta al meglio il potenziale che ha, faticando a innescare gli attaccanti e non riuscendo a contenere il nervosismo che dilaga nel secondo tempo.

 

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