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Protti: “Felicissimo per la nostra gente. Ritengo che il mio lavoro qui sia finito”

Sabato 28 Aprile 2018 — 20:35

Igor Protti parla della promozione e della sua esperienza a Livorno come dirigente. Sul futuro lascia un punto interrogativo: "E' presto per parlarne ma il mio lavoro qui ritengo che sia finito"

Da calciatore, Protti tornò a Livorno con un solo obiettivo: riportare gli amaranto in serie B. Missione compiuta grazie al suo storico gol di Treviso. Una volta appese le scarpe al chiodo ha visto sprofondare la sua squadra laddove l’aveva presa e non se l’è sentita di restare in disparte. È tornato sotto una veste diversa, quella del club manager, ma l’obiettivo era lo stesso: aiutare a far salire di categoria la squadra labronica. Nel primo anno ha visto svanire questo sogno ai quarti di finale playoff per mano della Reggiana. Adesso invece tutto è diventato realtà: Livorno di nuovo in serie B e Protti emozionato proprio come ai tempi di Jaconi.

Protti, siamo di nuovo a festeggiare una promozione in B.
“E’ straordinario, sono davvero felice. È stato un anno difficile ma alla fine i nostri sforzi sono stati ripagati. Complimenti a tutti i ragazzi per aver regalato a questa gente un’altra giornata memorabile”.

Eppure non è stato per niente facile.
“Il mio primo anno qui abbiamo perso la finale a Como. Poi l’anno scorso sempre contro i lanieri si sono rotti tre giocatori fondamentali nel nostro miglior momento. Questo per dire che i momenti difficili ci sono sempre però ero convinto che questo sarebbe stato l’anno buono”.

La promozione ad un certo punto sembrava potesse sfuggire?
“Abbiamo vissuto i due giorni peggiori dopo le batoste contro Olbia e Pro Piacenza. Subito dopo però ci siamo ricompattati e ora paradossalmente torniamo a Piacenza a festeggiare un’altra promozione. In una stagione ci può stare di avere momenti negativi ma occorre sempre rimanere sereni anche perché poi i risultati alla fine ti danno ragione”.

Quale è stato il suo primo pensiero?
“Sinceramente mi sono goduto il momento senza avere pensieri particolari. Ci sono delle persone alle quali tengo come i miei figli e mi sono girato subito per salutarli. Poi, come dico da quando avevo 26anni, tutto quello di buono ho fatto lo dedico a mio padre e questa promozione è per lui”.

Il futuro di Protti?
“La promozione è il risultato di due anni di lavoro. Quando sono arrivato c’era un disastro e quindi il mio ringraziamento va a tutti quelli che hanno lavorato con noi in questo biennio. Portare il Livorno in B era il mio obiettivo e ritengo che il mio lavoro sia finito. Quello che mi ero prefisso per questa gente l’ho fatto sia da calciatore e poi da dirigente. Tuttavia ritengo che questo non sia ancora il momento per pensare al futuro”.

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