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Siena poco…Gentile. Livorno ko al 94′

Sabato 15 Ottobre 2016 — 19:47

A Siena, sconfitta amara per gli amaranto che vengono puniti in pieno recupero da un gol di Gentile

di Redazione

Foscarini aveva chiesto di cominciare a correre così come stanno facendo tutte le altre. Dimentica però che le altre hanno una cosa fondamentale che a lui manca: una squadra degna di tale nome. Una squadra non formata da svincolati, non da giocatori che l’anno scorso hanno giocato sì e no 10 partite, non da attaccanti che (titolari esclusi) al massimo hanno segnato 9 gol nella serie B portoghese (LA CRONACA). Se si voleva chiedere a Foscarini di lottare per le prime posizioni bisognava: investire, prendere giocatori idonei per la categoria (tre nomi: Stankevicius, Pinardi e Bruno) e avere una panchina non fatta da ex calciatori o ragazzini della Beretti (LE INTERVISTE). Il settimo posto in classifica rispetta l’attuale valore del Livorno (LA CLASSIFICA).

Certo, manca mezza squadra ma l’altra mezza non è assolutamente all’altezza né di questa categoria né di questa maglia. Prendete ad esempio l’attacco: passare da Cellini-Vantaggiato (67 anni in due) a Murilo-Maritato non è il massimo specie se questi due, al momento, stanno deludendo le aspettative. Come è possibile creare pericoli e gestire le partite se neanche su rigore si butta dentro il pallone? E avere in panchina Dell’Agnello non aiuta visto che il giovane livornese dal 2011 ha segnato soltanto nove gol. A questo ci va aggiunto che a centrocampo Luci è lontanissimo parente di quello visto anni fa, Bergvold completamente fuori condizione, Giandonato non riesce a guidare la squadra, Ferchici per ora è solo un giovane promettente e Marchi è l’unico a salvarsi. Sorvoliamo sulla difesa per non infierire ulteriormente. Diciamo solo che Ceravolo fu entusiasta dell’acquisto di Grillo (6 presenze nel 2016, 0 nel 2015). Quindi torniamo alla base: cosa si vuole chiedere a Foscarini?

L’errore – Chiariamo fin da subito: il successo del Siena è più che legittimo vista la quantità di occasioni create, tutte nella ripresa, dalla formazione bianconera. Il Livorno, una volta sbagliato il rigore da Murilo (ma in questa squadra chi è il rigorista?) si è dissolto incapace di creare occasioni da rete, ma qui torna in gioco il discorso, fatto prima, relativo all’attacco. Il 3-4-1-2 di Foscarini, che ha escluso dall’undici titolare Lambrughi, Bergvold e Morelli, ha retto molto bene nel primo tempo visto che anche il Siena non è mai riuscito a rendersi pericoloso. Sicuramente per 45 minuti si è vista una squadra con in mano il pallino del gioco, proprio come piace a Foscarini. Da segnalare sul finire della prima frazione il ritorno in campo di Jelenic. Lo sloveno è stato tra i migliori in campo. Del suo rendimento c’è un bisogno disperato.

La rabbia – Nella ripresa il Livorno è andato in debito di ossigeno ma anche qui c’è da fare un ragionamento: se, per varie vicissitudini, giocano sempre gli stessi come si può pensare che gli amaranto possano reggere per 90′? Foscarini avrebbe voluto cambiare specie a centrocampo e in attacco ma girandosi verso la panchina si è accorto di avere: due portieri, due ragazzini, due difensori (Lambrughi e Morelli), un Bergvold non in condizione e dell’Agnello. Chi doveva mettere? Come poteva cambiare la squadra? E allora eccoci che tutto torna al discorso iniziale: le riserve prese per pochi, o zero, spiccioli, non sono all’altezza. Il gol nel finale di Gentile è stata la degna chiusura del match visto che il Siena già in quattro occasioni aveva rischiato di segnare. Per Arezzo c’è da ripartire dai primi 45 minuti. Che sia quello il vero Livorno?

Il tabellino

Robur Siena: Moschin, Panariello, Stankevicius, Bordi; Rondanini (59′ Grillo), Vassallo (70′ Gentile), Doninelli, Firenze, Iapichino (77′ Masullo); Marotta, Mendicino. A disp. Ivanov, Romagnoli, Ghinassi, Guerri, Bunino, D’Ambrosio, Lucarini, Filipovic, Secondo. All. Colella
Livorno: Mazzoni; Gonnelli, Borghese, Rossini; Ferchichi (84′ Bergvold), Marchi (73′ Morelli), Giandonato, Gasbarro; Venitucci (43′ Jelenic); Maritato, Murilo. In panchina: Romboli, Falcone, Lambrughi, Diolaiti, Dell’Agnello, Ettajani. All.Foscarini
Rete: 94′ Gentile
Note: angoli 5-4, per il Siena, ammoniti Panariello, Borghese, Gonnelli, Giandonato, Doninelli, recupero 3′ + 5′

Mazzoni 6: salvato dall’imprecisione degli attaccanti. Incolpevole sul gol subito.
Gonnelli 5,5: sicuro negli anticipi, in difficoltà quando viene puntato in velocità.
Borghese 5,5: gioca sicuro ma commette due ingenuità. Nella prima viene graziato da Marotta, nella seconda marca troppo largo l’attaccante.
Rossini 5,5: benino anche lui anche se deve migliorare la marcatura sui cross visto che spesso si perde l’uomo.
Ferchichi 5,5: ancora una buona così e così per l’ex Palermo che parte bene ma poi si perde con il passare dei minuti (85′ Bergvold sv).
Giandonato 5: alterna buone giocate ad errori madornali. Deve ancora trovare la sua giusta dimensione.
Marchi 6: schierato nuovamente come esterno, corre finché il fiato gli regge. Si vede però che in quel ruolo fa fatica ad ingranare (73′ Morelli sv).
Gasbarro 6: la condizione sta crescendo anche se non è ancora il Gasbarro dell’anno scorso. Infatti sul fondo ci arriva raramente.
Venitucci 6: tra i migliori finché non si infortuna. Speriamo non sia nulla di serio (43′ Jelenic 6,5: bentornato. Subito tra i migliori. Salta spesso l’uomo e crea la superiorità, peccato che l’attacco non giri).
Maritato 4,5: stessa prova offerta col Renate con l’unica differenza che qui non segna su rigore. Sempre spalle alla porta, male nell’uno contro uno.
Murilo 4,5: bravissimo a procurarsi un rigore, la domanda è: perché lo ha calciato lui? L’errore lo condizione e dopo non indovina più una giocata.
All. Foscarini 6: cosa gli si vuole chiedere? Gioca sempre in emergenza e in attacco è costretto a schierare Murilo-Maritato. Coraggio mister, porta pazienza.

SIENA

Moschin 6: inoperoso come Mazzoni. Salvato da Murilo.
Panariello 5: male quando Murilo lo punta in velocità.
Stankevicius 7: il migliore. Se la difesa bianconera regge il merito è soltanto suo.
Bordi 6: difende con attenzione anche se ogni tanto commette qualche sbavatura.
Rondanini 5,5: poche le galoppate sulla fascia di competenza. Partita anonima (59′ Grillo 5,5: non fa molto di più rispetto al compagno di squadra).
Vassallo 5,5: non riesce a tenere a galla il centrocampo. Spesso in difficoltà (71′ Gentile 6,5: in venti minuti si vede pochissimo fino a quando non trova nel recupero il gol della vitoria.
Doninelli 6: uno dei pochi che prova ad inserirsi senza palla ma senza fortuna.
Firenze 5,5: ha una sola buona occasione di testa e la fallisce malamente.
Iapichino 5,5: si fa vedere sul fondo soltanto in un’occasione. Male anche lui (77′ Masullo sv).
Marotta 5,5: lotta ma spreca malamente la più ghiotta delle occasioni. Mezzo voto in più per il palo da cui nasce il gol vittoria.
Mendicino 5: stesso discorso fatto per il compagno di reparto. Impreciso sotto porta.
All. Colella 6,5: vittoria meritata anche se arrivata in pieno recupero.

 

 

 

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